E’ nata la collaborazione tra Toni Belfatto, noto dermopigmentista abruzzese, originario di Casoli (Ch) e il reparto di Senologia dell’ospedale di Reggio Emilia: dermopigmentazione e medicina insieme per riacquistare il benessere psico-fisico delle donne colpite da tumore al seno.
L’iniziativa, che ha previsto un corso di formazione tenuto dal dermopigmentista e rivolto al personale infermieristico della Brest Unit di Reggio Emilia, è un progetto di ricerca supportato dall’associazione di volontariato “Il giorno dopo” e da altre associazioni come Andos , Associazione Lodini/Seno N Altro, Melagrana. E mira a coinvolgere altre strutture sanitarie.
Dalla teoria alla pratica, con l’esecuzione, in sala operatoria, della ricostruzione dell’areola mammaria su pazienti con una mono mastectomia e una mastectomia bilaterale.
”I due mondi della dermopigmentazione e della chirurgia oncologica, considerati molto lontani tra di loro, finalmente si incontrano per combattere, insieme, un male che purtroppo affligge tantissime donne”, commenta Belfatto.
“Con questo progetto - aggiunge - si interviene ricostruendo l’areola mammaria e rendendo il decorso post operatorio più sereno dal punto di vista estetico. Molte donne subiscono il trauma del cancro e lo rivivono, anche dopo la guarigione, guardandosi allo specchio e non riconoscendo più il loro corpo. Ecco perché intervenire in seguito a mastectomia, se prima era di secondo interesse, oggi acquisisce un valore primario”.
Il progetto è stato realizzato grazie alla volontà del professor Guglielmo Ferrari, primario del reparto di Senologia, di Fabio Castagnetti e di Alessandro Serafini, della Orsini & Belfatto. Riconoscere la branca della dermopigmentazione nell’ambito della medicina estetica: un percorso interrotto da una circolare ministeriale del 2019. A ribaltare la decisione, a giugno del 2021, la sentenza del Consiglio di Stato che ha ripristinato la condizione precedente, riconcedendo la possibilità ai dermopigmentisti, attualmente gli unici professionisti abilitati e competenti a praticare questi interventi. “Il vuoto normativo tra la circolare e la sentenza – commenta Belfatto – ha causato molti problemi, soprattutto a tutte quelle donne in attesa di intervento che vi hanno dovuto rinunciare". 15 dicembre 2021
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