Asl Lanciano Vasto Chieti: è stretta sui farmaci. Le lamentele dei cittadini

Non c’è pace per la Asl Lanciano Vasto Chieti e per il suo direttore generale Tommaso Schael. Le inefficienze, le carenze e i tanti problemi che affliggono i territori hanno ormai varcato i confini regionali.

A rinfocolare le proteste sono le ultime, ma solo in ordine di tempo, decisioni in merito ai farmaci. Sono in tanti, infatti, a essere preoccupati, da quando si sono sentiti puntualizzare dai propri medici di base che quella “particolare medicina” si può prescrivere una scatola alla volta.

"E’ una scelta discutibile che mette seriamente a rischio chi ha una patologia cronica e deve seguire la cosiddetta aderenza terapeutica – spiega una farmacista di Lanciano - che significa avere la possibilità di seguire la terapia in maniera corretta e costante secondo la prescrizione medica, e questo ora potrebbe non essere possibile. Basta terminare la scatola in un giorno in cui si è impossibilitati a raggiungere l’ambulatorio del medico per rifare la ricetta, perché è sabato, o per indisposizione, e si è costretti a interrompere la cura per qualche giorno con il rischio di aggravare non solo la propria patologia ma anche di aumentare la spesa sanitaria se si deve ricorrere alle cure ospedaliere. E questo è solo un esempio”.

In effetti basta sostare poco più di un quarto d’ora in una qualunque farmacia che si assiste a scene di sorpresa e malcontento da parte di chi o apprende per la prima volta le nuove disposizioni o lamenta la propria difficile condizione. “Stiamo lavorando come farmacia di servizi per sopperire a ritardi e lacune ma a quanto pare il nostro operato rischia di essere vanificato e a pagarne il prezzo sono i cittadini, specie chi vive una situazione di difficoltà economica e davvero non riesce a curarsi. E poi si parla di prevenzione”, conclude la dottoressa intenzionata comunque a continuare con visibile spirito di servizio.

"Ci mancava il serio problema dei medicinali, un farmaco per ricetta e i gastroprotettori, tanto per fare un esempio, che prima si prescrivevano, ora bisogna pagarli, la gratuità è valida solo per chi assume la cardioaspirina. La ricetta spesso non si può ripetere, vengono addirittura contate le compresse e se non sono finite, non si può avere la prescrizione successiva. E’ una situazione al limite".

13 nov. 2024

PINA DE FELICE

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