Asl Lanciano Vasto Chieti. 'Mancano farmaci e ambulanze'

"E’ una situazione a dir poco complicata quella della Asl Lanciano Vasto Chieti con un buco di svariati milioni di euro che pesano da mesi sui cittadini alle prese con un servizio inefficiente, spesso inesistente. L’impoverimento dell’ospedale "Renzetti", la condizione in cui versa l’hospice "Alba Chiara" di Lanciano sono alcuni dei tanti esempi di una carenza che appare difficile da colmare. Problemi che emergono insieme alle lamentele dei cittadini comprensibilmente preoccupati. La salute è un diritto di tutti ma in questo desolante scenario sta diventando privilegio di pochi, di chi può permettersi prestazioni a pagamento, tanto per essere chiari".

A richiamare ancora una volta l’attenzione sull’operato del direttore generale Thomas Schael e su quanto sostenuto in un suo intervento, è il segretario provinciale del Pd Leo Marongiu che in una nota ricorda come Schael davanti a operatori e medici ha confermato quello che gli avrebbe detto Marsilio "fa quello che vuoi purché lo fai" in riferimento ai tagli da effettuare per recuperare le somme del buco nella Asl2 che si va profilando anche nel 2024. Nonostante Schael abbia negato il problema nella stessa riunione – si legge nella nota di Marongiu - continuiamo a ricevere segnalazioni, nell'area frentana, sulla difficoltà nell'approvvigionamento dei farmaci per soggetti oncologici, immunodepressi e affetti da malattie rare, nonostante il lavoro incessante degli operatori sanitari. Schael ha anche ordinato una sforbiciata per l'ossigeno che viene prescritto dai medici, specie nella zona dell'Alto Vastese".

E c’è pure un altro provvedimento ritenuto “pericoloso” e che sta suscitando forti reazioni. “Sulla costa e a Palena - viene ricordato - si tagliano, invece, le ambulanze nelle postazioni turistiche estive, nello scorso anno ci furono 10 interventi per codici rossi ed oltre 200 in totale. Il punto non è solo nei servizi che andrebbero potenziati in zone turistiche costiere e montuose che vedono quasi raddoppiare i residenti tra luglio e agosto ma soprattutto nella saturazione del servizio 118 a cui andremo incontro in quel periodo – continua l’esponente del Pd -, lo stesso numero di ambulanze per emergenze, in funzione nel nostro territorio nei mesi a bassa intensità' turistica, dovrà sopportare il peso anche della popolazione turistica che si sposterà in Provincia di Chieti nei mesi estivi con una casistica che aumenterà e dunque con l'eventuale difficoltà a rispondere in tempi certi e rapidi alle situazioni di maggior rischio. Il problema dunque non è la quantità ma la qualità: quante situazioni verranno messe a rischio da un ritardo nell'arrivo di soccorsi?” Si chiede Marongiu e con lui sono in tanti a interrogarsi e pure a stigmatizzare scelte che risultano incomprensibili così come lo è il silenzio della maggioranza di centrodestra. Nessun commento da parte dei rappresentanti del territorio in Regione, né dai consiglieri comunali tanto meno dal primo cittadino di Lanciano, Filippo Paolini. Un silenzio “colpevole” per Leo Marongiu che dà un ultimo affondo “in campagna elettorale ci hanno raccontato di un modello Abruzzo per la sanità ma ci siamo svegliati con un buco di 130 milioni di euro”. 21 giu. 2024

@RIPRODUZIONE VIETATA

totale visualizzazioni: 657

Condividi l'Articolo