'Disastro sanità'. Davanti all'ospedale di Lanciano al via raccolta firme per fermare Schael e Verì
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Ha scelto il piazzale antistante l’ospedale "Renzetti" di Lanciano (Ch), il il consigliere regionale e capogruppo  dei 5 Stelle, Francesco Taglieri, per chiedere con voce forte e chiara le dimissioni del direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Tommaso Schael, e dell’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Veri.

Responsabili - sottolinea - di una gestione fallimentare. E questo è il primo passo di un percorso che continuerà puntuale, ogni settimana davanti ai presidi sanitari della provincia di Chieti per portare avanti anche una petizione con la quale ribadire che Schael e Verì debbono fare un passo indietro. Una battaglia che Taglieri insieme ad altri esponenti dell’opposizione intendono portare avanti con determinazione ed è proprio da Lanciano che ha preso il via la raccolta firme.

“Le loro scelte hanno distrutto la sanità nella provincia di Chieti e a pagarne il prezzo sono i cittadini. La lista dei disagi, dei disservizi, delle criticità e delle promesse non mantenute è lunghissima – ha tuonato Taglieri – una costante mancanza di servizi all’interno del territorio, l’azzeramento di quelli di emergenza urgenza, le carenze di personale mai colmate, l’accorpamento dei reparti con conseguente depotenziamento, taglio dei posti letto, assenza di farmaci, le infinite liste d’attesa che determinano uno scenario triste e desolante. I cittadini che hanno la possibilità vanno a curarsi fuori e sono tanti, più di 100mila coloro che purtroppo sono costretti a rinunciare alle cure e questo è inaccettabile”.

A ciò si aggiunge la perdita di identità dei presidi di Chieti, Lanciano e Vasto oltre al ruolo sempre minore degli ospedali di Ortona, Gissi, Casoli e Atessa. “Le dimissioni del direttore generale sarebbero già dovute avvenire dopo i continui pareri negativi del Comitato ristretto dei sindaci e le tantissime denunce e segnalazioni da parte dei cittadini – ha continuato Taglieri – ma soprattutto per il grave disavanzo economico nella Asl 02, di oltre 60 milioni di euro. Una gestione pessima, aggravata dall’inerzia e dalla mancanza di programmazione dell’assessore Verì che ha pure il coraggio di parlare di modello Abruzzo”. E che il "Renzetti" negli ultimi anni abbia subito un lento inesorabile impoverimento è sotto gli occhi di tutti, reso ancora più grave dall’ultimo fatto, legato alla chiusura della Rianimazione e ai toni trionfalistici che ne annunciavano una riapertura fantasma.

 “La sfiducia è totale nei confronti dei vertici della Asl e della Regione – ha rimarcato il consigliere comunale e segretario provinciale del Pd, Leo Marongiu –. Hanno chiuso a luglio scorso il reparto di Rianimazione per lavori, assicurando la riapertura con la totalità dei posti letto e del personale. Ieri, l’amara sorpresa, ci siamo ritrovati con la Rianimazione che non riapre e che dovrebbe addirittura essere accorpata all’Utic. Questo è davvero incredibile per un Dea di primo livello. In effetti Schael è stato chiaro quando ha elencato le priorità e tra queste non c’è Lanciano che nel suo progetto dovrebbe diventare presidio di area medica stravolgendo il programma regionale”.

Per Marongiu è gravissimo “l’atteggiamento accondiscendente della massima autorità sanitaria di questo territorio”: il riferimento va dritto al sindaco di Lanciano, Filippo Paolini mentre la segretaria cittadina del Pd, Rosetta Madonna, ha rimarcato la condizione di enorme difficoltà in cui si trova il Renzetti “povero di medici, di posti letto, di medicine, di attrezzature. Aumentano solo i tagli, indiscriminati, dobbiamo ringraziare i medici rimasti che lavorano con spirito di sacrificio per garantire il diritto alla salute dei cittadini”.

Silvio Paolucci, capogruppo Pd in Consiglio regionale, tiene a ricordare la sensibile e preoccupante diminuzione delle prestazioni, che “nel 2018 erano oltre 9 mila e si è passati a 6.600, un crollo del 30 per cento, difficilissimo da recuperare. Un dato, questo, che evidenzia il fallimento dell’attuale gestione con un piano di razionalizzazione che i cittadini stanno vivendo sulla propria pelle. Schael è l’unico direttore generale che vanta due mandati e deve dare conto di quanto sta facendo invece di continuare con lo scaricabarile Asl e Regione”.

Un rimpallo di responsabilità che certo non contribuisce a rendere meno pesante la situazione. E questa mattina c’era anche il sindaco di Bomba (Ch), Raffaele Nasuti, davanti al "Renzetti", perché “questa non è la battaglia di Lanciano, ma di tutto il territorio”, ed è con questo spirito che si è costituito il coordinamento "Uniti per la salute” che intende operare con serietà, avendo a cuore di tutti i cittadini. “Non possono esistere abruzzesi di serie A e di serie B e risulta incomprensibile come di fronte a questo disastro il presidente Marsilio e tutta la sua Giunta continuino a nascondere la polvere sotto il tappeto ignorando il grido disperato di chi non può curarsi all’interno di questa provincia”, ha concluso Francesco Taglieri, raccogliendo le prime firme. 10 ott. 2024

PINA DE FELICE

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