La richiesta di un Consiglio comunale straordinario per affrontare gli irrisolti problemi dell’ospedale di Lanciano (Ch) era stata annunciata già dai consiglieri di minoranza che ora alla luce della delicata situazione creatasi con la chiusura del reparto di Rianimazione, hanno presentato una mozione urgente con la quale impegnano il sindaco Filippo Paolini, quale massima autorità sanitaria del territorio, a richiedere immediatamente alla Asl 02 la riapertura del reparto “nei locali ristrutturati e nella totalità dei posti letto previsti”.
La mozione presto sarà inviata anche ai Comuni dell’area Frentana e del Sangro-Aventino “perché un territorio di 150.000 abitanti non può restare senza il reparto di Rianimazione, considerate anche tutte le difficoltà sull'emergenza/urgenza prodotte dalla Giunta Marsilio -, si legge nella nota firmata da Leo Marongiu, Rita Aruffo, Dora Bendotti, Davide Caporale, Piero Cotellessa, Lorenzo Galati, Sergio Furia, Marusca Miscia, Giacinto Verna - è urgente riaprire il reparto anche perché non c'è alcuna certezza sui lavori da fare ai locali dell'Utic a breve. Quindi la previsione più rosea ci consegna un quadro di parecchi mesi, se non anni, di attesa per tornare alla piena funzionalità della Rianimazione”.
Per l’opposizione è fondamentale l’intervento dell’Amministrazione comunale che deve mettere in campo tutte le azioni, comprese quelle legali per bloccare le decisioni del direttore generale della Asl Schael al quale “la legge regionale - ricordano i consiglieri – sulla rete ospedaliera e l’atto gestionale della Azienda sanitaria non consentono di chiudere il reparto di Rianimazione. Bisogna inoltre valutare se la decisione presa nottetempo, di ridurre un Dea di I Livello così come previsto da legge regionale per il Presidio Ospedaliero di Lanciano, vada a configurare l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio, essendoci, ancora e per non molto a questo punto, reparti strettamente connessi alla piena attività della Rianimazione”.
Numerose le proteste nelle ultime settimane proprio sulle scelte dei vertici della Asl che, a quanto pare, sta facendo di tutto per trasformare il Renzitti in un “ cronicario”. Anche le cronache nazionali si sono occupate della drammatica situazione della sanità abruzzese con particolare riferimento proprio al nosocomio di Lanciano. Si è parlato di assenza di farmaci, di protesi, mancanza di reagenti per il laboratorio analisi e pure tornano a sottolineare gli esponenti della minoranza consiliare “dell’arrogante condotta di Schael che calpesta lavoratori e medici” E richiamano ancora una volta l’attenzione del Sindaco Filippo Paolini e della sua maggioranza “si stanno accorgendo di quanto sta accadendo o sono bravi solo a fare conferenze stampa per annunciare cambi di casacca? Dall’apertura del reparto di Rianimazione, negli anni 90, mai nessuno ha osato oltrepassare la linea rossa dell’eliminazione, anche temporanea di questo reparto” . Un ultimo emblematico interrogativo sempre legato alla chiusura di un reparto fondamentale “Schael ha deciso di svilire le funzioni chirurgiche e di chiudere a breve il punto nascite di Lanciano o la stroke-unit neurologica una volta che i problemi conseguenti a questa decisione diventeranno evidenti?”
20 ott. 2024
PINA DE FELICE
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