I posti letto non bastano più; aumentano ogni giorno i ricoveri per Covid-19; aumenta anche costantemente la pressione sui Pronto soccorso e il lavoro delle équipe del 118.
Per questi motivi la direzione aziendale e l’Unità di crisi della Asl Lanciano-Vasto-Chieti hanno messo in atto una "riorganizzazione necessaria", sempre preservando l’assistenza per tutte le altre patologie.
Attualmente sono circa 80 (già il doppio rispetto a venerdì scorso, ma il numero aumenta di ora in ora) i pazienti positivi, con sintomi, ospitati nei reparti degli ospedali di Chieti e Vasto.
18 posti letto in più di Medicina Covid sono stati attivati al “Santissima Annunziata” di Chieti mentre altri 18 saranno destinati alla creazione di un’area per i casi Covid clinicamente sospetti.
Saranno ampliati e ottimizzati gli spazi nel Pronto soccorso di Chieti e l’intera palazzina L, che ospita anche l’unità operativa di Malattie infettive, sarà destinata esclusivamente ad attività Covid, compresa un’area subintensiva, a seguito di lavori di ristrutturazione. Per creare ulteriori spazi alcuni ambulatori saranno trasferiti nei distretti.
La Rsa di Casoli (Ch) da oggi è riconvertita: saranno ospitati i pazienti paucisintomatici o stabilizzati risultati positivi al coronavirus. E' una misura necessaria per alleggerire la pressione sui reparti ospedalieri. Da mercoledì prossimo il presidio territoriale di assistenza di Gissi sarà a disposizione dei cittadini positivi al test, privi di alloggio o che abbiano in casa persone fragili e non dispongano di spazi separati per trascorrere la quarantena senza metterle a rischio.
Questi i dati per quanto concerne la situazione Covid in provincia di Chieti: 966 sono coloro che sono in sorveglianza domiciliare da parte del Dipartimento di Prevenzione e 730 quelle attualmente positive. Numeri che impongono un’importante attività di assistenza sul territorio: fino a oggi le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) hanno seguito 343 pazienti con circa 170 visite domiciliari e 29 ospedalizzazioni. In aggiunta ai 21 già in servizio, la Asl ha assunto altri sette medici da destinare alle Usca, ognuna delle quali potrà pertanto contare su quattro professionisti. Le Usca sono presenti a Chieti, Francavilla al Mare, Guardiagrele, San Vito Chietino, Atessa, San Salvo e Gissi. La Asl sta inoltre rafforzando il numero degli operatori addetti al contact tracing: ieri sono stati assunti altri sette medici.
Per scenari ben peggiori, comunque, potrebbero essere temporaneamente ridotti i posti letto in Geriatria a Ortona, così da integrare la dotazione di personale necessaria per fare fronte alle necessità dei reparti Covid di Chieti. 29 ott. 2020
Alessandro Di Matteo
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