Il “Robot da Vinci Xi” all’opera, in ospedale. Con l'ultimo robot acquistato dalla Asl è stato eseguito un delicato intervento di chirurgia mini-invasiva per la rimozione di un tumore di tre centimetri al rene sinistro.
L'operazione, nella Clinica urologica dell’ospedale di Chieti, è stata effettuata dal direttore, Luigi Schips (nella foto), professore ordinario all’università “Gabriele d’Annunzio”, e dalla sua équipe. Il paziente nel 2008 era stato sottoposto a trapianto di cuore.
Non è stato necessario l’approccio tradizionale cioè “a cielo aperto”, con "un decorso post operatorio molto più lungo e con tempi di recupero notevolmente più lenti in un paziente già compromesso dal precedente trapianto cardiaco”. L’innovativa tecnica con l’ausilio del robot ha consentito di ricorrere ad una chirurgia mini-invasiva, con una perdita ematica minima e con il paziente dimesso già dpo quattro giorni, in buone condizioni cliniche e con normali valori di funzionalità renale e di emoglobina.
E' la conferma che l’ospedale di Chieti è un centro di riferimento per il trattamento dei tumori del rene e della prostata.
"La chirurgia robotica – spiega Schips - permette di eseguire interventi sempre più precisi e con un decorso post operatorio meno doloroso e più rapido. La Asl Lanciano Vasto Chieti ha recentemente acquistato l'ultimo modello di Robot che, con nuove telecamere 3D, garantisce un ingrandimento fino a dieci volte, assicurando un'alta chiarezza delle immagini. Consente, inoltre, una chirurgia multiquadrante, che permette di eseguire interventi più complessi agendo su organi posizionati in quadranti anatomici diversi. E' inoltre dotata di una seconda console che permette a due chirurghi di collaborare durante la procedura, in modo da aumentare la supervisione e ridurre la curva di apprendimento. Tale aspetto risulta molto rilevante per il nostro centro, un reparto universitario che dà grande importanza alla formazione dei giovani".
ALESSANDRO DI MATTEO
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