Salvare i tribunali di Lanciano, Sulmona, Vasto e Avezzano. La protesta dei sindaci
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Un centinaio i sindaci in piazza ieri mattina in quattro città dell’Abruzzo: a Sulmona e Avezzano  nell’Aquilano e a Vasto e Lanciano, nel Chietino.

Tutti insieme, a difesa dei quattro tribunali che rischiano di scomparire a seguito delle riforma del 2012. Sulla carta risultano tra quelli chiusi, ma soprattutto a causa del terremoto, che ha disastrato parte della regione nel 2009 e poi nel 2016 e nel 2018, ci sono state varie proroghe. L’ultima lascia aperti i palazzi di giustizia fino a settembre 2022. I sindaci delle quattro città, spalleggiati dagli Ordini forensi, dalle Province e da organizzazioni di categoria e professionali, dal mondo produttivo e dai sindacati, hanno deciso di unire le proprie forze e di portare insieme la battaglia per la salvaguardia dei presidi giudiziari.

Qualche giorno fa sono stati a Roma, a Montecitorio, e hanno incontrato i parlamentari di tutte le forze politiche, chiedendo la proroga dell’apertura fino al 2024, in attesa di una riforma che annulli la precedente e restituisca definitivamente i tribunali ai territori. Questa mattina hanno chiamato a raccolta tutti i sindaci dei rispettivi comprensori e si sono svolte manifestazioni di protesta: fasce tricolori, megafoni e striscioni. 

"Sono dieci anni di strenue  battaglie - dice AnnaMaria Casini, sindaco di Sulmona, che abbraccia l'Alto Sangro, le Valli Peligna e Subequana -. Il nostro tribunale abbraccia un perimetro molto grande: questo è un suo primato ed è uno dei motivi fondanti della sua salvaguardia. Noi non siamo stanchi di combattere - aggiunge - e continueremo, per garantire ai cittadini questo e altri servizi essenziali". A Sulmona, che ha un supercarcere come Lanciano, presenti pure i sindacati di polizia penitenziaria, quindi l’onorevole Gabriella Di Girolamo e il vescovo Michele Fusco. 

"Lontano dai campanilismi - afferma il sindaco Di Avezzano, Gianni Di Pangrazio - e per ribadire il diritto ad avere un presidio di giustizia, senza dover fare 150-200 chilometri in macchina per un certificato o per un’udienza. Non è vero, ed è stato provato, che tenere aperti questi tribunali significa avere spese in più, quindi devono restare. Tra l’altro i nostri uffici hanno un carico di lavoro uguale a quello dell’Aquila e, anche per ciò, è impensabile che vengano inglobati. Chiediamo una proroga, due anni in più, per costruire una soluzione definitiva".  Davanti al tribunale di Avezzano anche la deputata Stefania Pezzopane (Pd)  e il senatore Nazario Pagano (Forza Italia).

"Sono tante - dichiara il sindaco di Vasto, Francesco Menna - le criticità che possono derivare dalla soppressione dei tribunali minori, indispensabili presidi di legalità.  Dalla difficoltà di tanti cittadini costretti a lunghi percorsi per i processi, alla carenza di personale e sedi idonee per accorpare i carichi di lavoro, alla vicinanza con regioni ad alto rischio di infiltrazioni malavitose, unitamente ad una ancora scarsa ripresa economica derivante dalla condizione pandemica. Continueremo pertanto a sostenere ogni iniziativa utile e necessaria a salvare questi tribunali". Presenti i pentastellati: l’onorevole Carmela Grippa e il consigliere regionale Pietro Smargiassi.

A Lanciano (VEDI FOTO) il sindaco Mario Pupillo argomenta: "La chiusura sarebbe una tragedia, oltre che contradditorio con i servizi decentrati dello Stato fissato dalla Costituzione e Trattato Ue. Non possiamo permetterci la desertificazione dopo scelte inique e confusionarie". E l’avvocato Silvana Vassalli, presidente dell'Ordine forense, spiega: "Alla battaglia d’Abruzzo si aggiunge L’Aquila e Chieti con tribunali che avranno difficoltà logistiche con l’accorpamento. Con la pandemia i nostri 8 tribunali hanno avuto un calo del 25%, il distretto Abruzzo è stato il più efficiente d’Italia. Intelligenze carenti al ministero, che vuole chiudere, e politica assente". Presenti l’onorevole renziano Camillo D’Alessandro e l'assessore regionale leghista Nicola Campitelli. Sostegno anche dal segretario regionale Pd, Michele Fina che sollecita: "I quattro tribunali minori rimangano strutturalmente operativi". 30 mag. 2021

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