I tribunali minori abruzzesi ottengono la proroga fino al 2022 a restare aperti, ma non hanno più l’assegnazione del personale amministrativo. Sulla carta, in base alla contestata legge Severino, sono già belli che chiusi, morti e sepolti.
Misteri dell’italica Giustizia che ha messo in ginocchio anche il palazzo di giustizia di Lanciano (Ch), fra i primi 10 nel Paese per produttività, dove il presidente Riccardo Audino è stato costretto a disporre il termine dei processi penali giornalieri alle ore 15. Va da sé che si allungano i tempi di udienze e sentenze, col rischio prescrizioni. Non ci sono cancellieri che possono andare in aula. Nel 2019 ne sono andati quattro e altri due vi andranno quest’anno.
"E’ una situazione che sta mortificando l’attività – alza i toni l’avvocato Silvana Vassalli, presidente dell'Ordine forense. Non è ammissibile né concepibile. La richiesta di personale per grave carenza è stata fatta l’estate scorsa e si sapeva della mancanza. Anche al giudice di pace da agosto non mandano nessuno e le cancellerie sono bloccate, specie lo svolgimento delle pratiche amministrative. Manca un funzionario che fissi le parcelle da gratuito patrocinio e si corre il rischio di non avere la documentazione utile e se c’è udienza il personale non è in cancelleria. E’ come se volessero penalizzarci per la proroga ottenuta. Forse a qualcuno avrebbe fatto piacere se ci avessero chiusi. Ci fanno pagare un peccato non commesso. Pur essendo tra i primi tribunali - prosegue - abbiamo una sofferenza le cui conseguenze le paga assistito e avvocatura. Il personale anche se non lavora lo stipendio lo prende pieno. L’avvocato non ottiene pagamenti e il cittadino bisognoso non trova risposte. Non è un problema per chi sta bene e gode del fermo giudiziario che penalizza gente e professionisti. Speriamo vivamente che arrivi subito l’ispezione ministeriale per mettere in evidenza l’incongruenza e chi sta sbagliando spero paghi le conseguenze. Non credo non ci siano soluzioni".
Anche la maggioranza di Progetto Lanciano, col vice sindaco Giacinto Verna, il coordinatore Daniele Pagano e l’avvocato Paola Zulli, consigliere comunale delegata al Tribunale, dice “La prima sfida è reintegrare il personale ridotto ai minimi termini. La proroga è un traguardo positivo ma non può bastare. Bisogna mirare alla riapertura effettiva dei tribunali di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona. Non ci possiamo privare di presidi di legalità”. E a breve da Fermo arriva il nuovo giudice Chiara D’Alfonso.
Walter Berghella
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