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Il fischio del treno... Torna a riecheggiare in Val di Sangro dopo 18 anni.

I binari dimenticati e abbandonati, ripuliti dall'invasione di alberi e arbusti, per un giorno, si rianimano per 50 chilometri. Il convoglio parte da Archi e attraversa tanti piccoli centri, a 15 chilometri orari. Arrivo a Villa Santa Maria (Ch), che, alle 10, accoglie il convoglio ALn 776 bicabina dell’azienda di trasporto regionale Tua. E’ un viaggio di prova tecnica, ma è festa per diversi paesi. "Abbiamo incrociato gruppi di cittadini, come a Pietraferrazzana, che al nostro passaggio hanno applaudito…", dice il presidente della Regione, Marco Marsilio, appena sceso nella storica stazione di Villa, ristrutturata e tirata a lucido. Tra i pochi passeggeri, il presidente di Tua, Gianfranco Giuliante. In stazione anche il sottosegretario alla Presidenza con delega alle Infrastrutture, Umberto D'Annuntiis, e l'assessore con delega al Territorio, Nicola Campitelli.

Ad accoglierli, nel paese dei cuochi, che celebrano l’occasione, con un buffet dell’Istituto alberghiero e dell’associazione “Cuochi Valle del Sangro”, c’è il sindaco, padrone di casa, Giuseppe Finamore e ci sono diversi altri primi cittadini del territorio. Il tracciato è quello che un tempo era segnato dal coloratissimo “Treno della Valle”.

E’ solo un inizio, perché i tempi per ripristinare il servizio, a cominciare da quello turistico, sono lunghi. I vertici Tua ipotizzano il prossimo autunno, Marsilio parla di un anno, perché “la burocrazia in Italia…”. Il progetto finale è di riaprire la linea che dalla Costa dei Trabocchi si inerpica verso il lago di Bomba e va su, tra i monti, immersi in una natura selvaggia.

"L’idea - aggiunge Marsilio - è quella di andare da Fossacesia a Castel di Sangro e Roccaraso, per poi collegarsi alla linea Sulmona-Carpinone". Con tre province coinvolte - Chieti, L’Aquila e Isernia - e 28 comuni attraversati. Di tempo ce ne vorrà e tanto e ci vuole anche tanto denaro per rendere funzionale la tratta. "Ma le sue potenzialità - rimarca Giuliante - sono interessanti e i nostri sforzi sono concentrati nel ripristinarla. La prima parte della linea verso Castel di Sangro è interessata da interventi di sicurezza, mentre l’ultima, tra Ateleta e Castel di Sangro, è al centro di un intervento di 14 milioni che verrà contrattualizzato entro la fine di ottobre". Nella zona di Quadri, poi, per iniziativa di un centrosinistra poco lungimirante, i binari non esistono più, furono fatti rimuovere: quindi vanno ricostruiti.

"Indispensabile attuare l’intero progetto - evidenziano in interventi diversi Silvio Paolucci, capogruppo Pd in Regione e Camillo D’Alessandro, deputato di “Italia Viva” - che come Giunta regionale di centrosinistra avevamo promosso, ottenendo 10 milioni di fondi Cipe e Cipes dai Governi Gentiloni e Renzi".

"Questa linea - sottolinea Paolucci - è strategica nel suo insieme, perché può diventare un volano turistico eccezionale. Però tocca all’attuale Giunta regionale aggiungere di proprio oltre a quanto, di pronto, si è già trovata in termini di finanziamenti". E D’Alessandro rammenta che si tratta di una ferrovia "realizzata immediatamente dopo l’Unità d’Italia , sopravvissuta a due guerre mondiali per poi cadere nel dimenticatoio. Nonostante i fondi lasciati in eredità, siamo in profondo ritardo con gli interventi". 

Per Giovanni Luciano, segretario provinciale di Chieti di "Azione" si tratta di una "sterile operazione di propaganda, inutile e risibile" e di un "giretto turistico". E parla della necessità, da parte della Regione, di trovare le ulteriori risorse per unire i tre tronconi attuali, ossia Fossacesia-Saletti, Saletti-Archi, Archi Castel di Sangro Rfi. "La divisione ferroviaria di Tua velocizzi la realizzazione degli investimenti. Solo in questo modo si può creare un vero servizio ferroviario merci e passeggeri da tutta la Val di Sangro verso le stazioni costiere da Pescara a Termoli. Ciò significa dare finalmente uno concreto sbocco a ovest alle aree industriali della Val di Sangro, del Vastese e dei porti di Ortona e Vasto, nonché realizzare un collegamento turistico tra la Costa dei Trabocchi e le località intorno al lago di Bomba. Occorrono intanto iniziative concrete per velocizzare la messa in esercizio effettivo dei 20 chilometri della Fossacesia-Saletti-Archi e per farlo servono ancora circa 6 milioni di euro. Con tempi di realizzazione stimati in almeno 4-5 anni tra tesatura del filo elettrico, espropri, realizzazione punti di incrocio dei treni, sistema di segnalamento ed eliminazione dei passaggi a livello. Contemporaneamente - continua Luciano - si deve puntare sul Pnrr per trovare circa 50 milioni, soprattutto per risistemare i 35 chilometri tra Villa Santa Maria e Castel di Sangro e realizzare un centro di comando e controllo del traffico". 11 lug. 2022

A cura di SERENA GIANNICO e MASSIMILIANO BRUTTI

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