Una legge regionale inopinatamente disattesa da un anno sta letteralmente mettendo in ginocchio la residenza protetta per anziani e disabili adulti "San Giorgio" di Treglio (Chieti) che finora ha inutilmente atteso l’accreditamento istituzionale deciso con apposita delibera regionale del 28 ottobre 2019.
Di fatto le famiglie continuano pienamente a pagare le rette di tasca propria e sono al collasso. Le preoccupazioni crescono e così è stata anche fatta una raccolta di firme, oltre a minacciare l’occupazione dell’assessorato regionale alla Salute a cui è stato chiesto la risoluzione immediata del problema. All’assessore Nicoletta Verì e al direttore del Dipartimento, Claudio D’Amario, l’associazione Percorsi, presieduta da Guido Catenaro, ricorda il grande lavoro svolto nell’area frentana sulla salute mentale attraverso progetti di inclusione sociale.
"Ora le numerose famiglie – dice Catenaro - vivono un disagio grave e chiedono di avere risposte, dovendo sostenere per intero le rette. Questo comporta una grande discriminazione sociale e sanitaria di un territorio intero e delle famiglie che soo in agitazione e che si vedono penalizzate a causa di una mancanza di attenzione verso una questione evidente, che è quella della carenza regionale di posti letto per i setting assistenziali riguardanti residenze anziani e per disabili adulti".
Del centro "San Giorgio" si è anche occupato il M5S, con Francesco Taglieri, vice presidente della Commissione regionale Sanità. "E’ un punto di forza in questa intensa attività – rimarca ancora Catenaro -. Ed è rappresentato dal costante impegno per promuovere benessere per quanti hanno problemi e vivono nel nostro comprensorio. In questi mesi siamo stati contattati da numerose famiglie che vivono un pesante disagio e per questo abbiamo sollecitato la Regione ad adoperarsi per trovare una soluzione". 07 nov. 2020
Walter Berghella
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