Coronavirus.  'Il pasticcio ospedali fatto da Asl e Regione a Lanciano e ad Atessa. E' caos'

"La strategia territoriale messa in campo da Regione Abruzzo e Asl Lanciano Vasto Chieti per contrastare l'espandersi dei casi di Coronavirusin in provincia, cambia ancora una volta, evidenziando tutte le carenze presenti nel sistema in atto". E' quanto denuncia il vice presidente della commissione Sanità della Regione, il pentastellato Francesco Taglieri.

"E' notizia di oggi - dice in una nota l'esponente dei 5Stelle - che due postazioni di terapia intensiva sono state trasferite dall'ospedale di Lanciano a quello di Chieti. E' il segno che quest'ultima struttura si trova a un passo dalla saturazione. Il Renzetti, intanto, ha ormai perso da giorni la propria identità, inizialmente indicata dalle istituzioni regionali, come punto di riferimento per la chirurgia del territorio e struttura Covid free. Non solo, ma è persino diventato un focolaio a sé, con casi positivi registrati in Ortopedia, Utic/Cardiologia e Medicina".

"Adesso, - continua - per provare a mettere una pezza a questi evidenti errori, l'ultima soluzione pensata dalla Asl, di concerto con la Giunta regionale di centro destra, è quella di riattivare l'ospedale di Atessa, affinché possa ospitare pazienti positivi al Covid-19 con diverse intensità di cura. Un'ipotesi che accogliamo con favore, ma di cui non condividiamo l'indirizzo. Atessa ha sale operatorie nuove, ristrutturate negli ultimi anni investendo diversi milioni di euro. Logica vorrebbe che questo presidio, avendo meno affinità con la gestione delle emergenze, tra carenza di personale, di anestesisti e macchinari vecchi, diventasse punto di riferimento chirurgico sul territorio, tenendola libera dal Coronavirus. Ciò avrebbe consentito a Lanciano di diventare a tutti gli effetti un ospedale Covid-19 e, una volta attuate tutte le misure per proteggere la salute del personale, alleggerire il lavoro di Chieti. Invece, con la soluzione che sarà attuata, l'ospedale teatino rimarrà saturo di pazienti, il "Renzetti" sarà ancora senza un indirizzo chiaro, e Atessa perderà la possibilità di restare pulito dal Coronavirus. Oltretutto siamo già adesso in ritardo di una settimana per l'attivazione della struttura, che non sarà pronta a ospitare casi di Coronavirus fino al 6 aprile. Un ritardo grave, che non farà che aumentare il caos che regna nella Asl Lanciano Vasto Chieti".

Aggiunge il consigliere comunale M5S di Atessa, Emilio Falcone: "Quello di Atessa si conferma essere un presidio fondamentale, e gli investimenti, che arriveranno per affrontare il Coronavirus, dovranno servire a potenziare la struttura affinché diventi punto di riferimento anche a emergenza conclusa. Il nostro territorio, con tutta la sua area industriale, deve necessariamente essere munito di un ospedale che funzioni al meglio. Mi auguro che quello che stiamo vivendo in queste settimane, in Italia e in Abruzzo, ci consenta di andare oltre la politica dei tagli lineari alla sanità effettuata negli anni dai vari governi".

"Appare evidente – conclude Taglieri – che i piani iniziali della Giunta regionale siano stati smentiti in toto. In un momento così delicato, non possiamo permetterci né di attendere ulteriormente per l'apertura della struttura di Atessa, né di sbagliare di nuovo. Il virus viaggia veloce e non aspetta nessuno. La Giunta pensi bene a quello che fa, perché adesso non c'è più margine di errore".

Massimiliano Brutti

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