E' come sfogliare la classica margherita... La voglio, non la voglio, non te la do.... Mai Tac ha generato tanta confusione... politica. "Un pasticciaccio...", lo definisce Francesco Taglieri, consigliere regionale dei 5Stelle e vice presidente della Commissione Sanità.
L'apparecchio era stato destinato dal direttore generale della Asl, Thomas Schael, all'ospedale di Lanciano (Ch) come dicono le delibere 614 del 30 luglio 2020 e la 608 del 30 luglio 2020 in cui si spiega che "a causa dell’attuale pandemia Covid-19 si registra la necessità di incrementare gli esami diagnostici in campo radiologico presso il presidio ospedaliero di Lanciano, pertanto si chiede di potenziare la diagnostica per immagini Tac...". Servono - veniva aggiunto "strumenti idonei e all’avanguardia, nella eventualità di una seconda ondata di ritorno del virus nel periodo autunnale" e "la Tac sarà ad uso esclusivo del Pronto soccorso, pur se da installare nei locali attigui della Unità operativa di Radiologia".
Poi gli strali del sindaco, Mario Pupillo: “Ci vuole rifilare una Tac di seconda mano”. Dall'altra parte: “E’ una tac a km zero, come a Chieti, altro che seconda mano. A giorni arriva dall’Olanda ed è di ultima generazione a 160 strati per fare un grande passo tecnologico". Tra battibecchi e veleni e, in un fiume di polemiche, con Pupillo che ipotizza anche che Schael sia "un bugiardo", la Tac, a sorpresa, viene convogliata dal dg al "San Pio" di Vasto (Ch), al reparto Radiologia, come si specifica nella delibera Asl 659 del 6 agosto 2020... Che, sostanzialmente, annulla le due precedenti.
Ora Pupillo, in una nota, parla di "vicenda indegna e indecorosa" e sulla Tac "usata dirottata a Vasto per un capriccio del dg Schael - annuncia - ho presentato una formale richiesta di accesso agli atti. La decisione unilaterale e sconsiderata del direttore generale della Asl 2 Lanciano Vasto Chieti sarebbe stata generata dal legittimo esercizio del diritto di critica e controllo delle azioni del direttore da parte di un sindaco, reo di aver svelato la verità ai cittadini in merito alla fornitura di Tac, sorprendentemente usata e rigenerata come dimostrato nonostante i goffi tentativi di Schael di nascondere quanto dichiarato nei documenti di acquisto dalla stessa ditta fornitrice. Insieme a me, sono stati gli stessi operatori della Radiologia ad esprimere critiche...".
Nessun "rifiuto di ricevere la Tac, - precisa adesso Pupillo - ma solo chiarezza, condivisione e scelte concordate in merito alla collocazione più idonea. Ho attivato l’avvocatura comunale per capire se la revoca e il cambio di destinazione avesse motivazioni concrete tali da modificare quello che era stato deciso appena una settimana prima. Bisognerà capire le motivazione urgenti, non rinviabili e ineludibili che hanno determinato questa improvvisa, inspiegabile decisione. Amareggia e sconforta constatare - prosegue - che un direttore generale di una Asl possa compiere un gesto dispotico e umorale a danno di 150.000 cittadini che gli pagano un lauto stipendio... Attendiamo la documentazione per procedere legalmente...".
Taglieri nel frattempo ha presentato un'interpellanza con cui porta il caso in Consiglio regionale e nella quale fa presente che "il macchinario non sembra trovare una collocazione tra accuse e rimpalli del direttore Schael e la politica locale". E viste le "numerose nebulosità sulla vicenda" sollecita l’intervento della Commissione Vigilanza. Il pentastellato richiama l'attenzione anche sulle tre delibere di Schael... "Quale la verità?", domanda sostanzialmente.
"Si stava acquistando con la motivazione dell’urgenza Covid una Tac senza che questa urgenza ci sia? Altrimenti perché - chiede - nonostante l’urgenza e la necessità la si destina ad un altro presidio già ampiamente attrezzato? Oppure l’improcrastinabilità e l’urgenza riguardano unicamente l’acquisto proprio di quella Tac, visto che era stata originariamente proposta per il presidio ospedaliero di Chieti, riproposta per Lanciano, e quindi con la delibera 659 destinata a Vasto". E ancora: "Se vengono utilizzati l’80% dei fondi Covid assegnati all’ospedale di Lanciano per installare una Tac nel reparto di Radiologia, con quali fondi verranno predisposti gli adeguamenti Covid realmente necessari al Pronto soccorso?"
Poi ecco scatenarsi i vari raggruppamenti politici. "La vicenda della Tac... è solo la cartina tornasole di un governo regionale che non è in grado di programmare, che non ha lungimiranza su cosa e dove investire visto che un’apparecchiatura diagnostica può cambiare destinazione così rapidamente in base agli umori di un direttore generale...": così "Progetto Lanciano", con i coordinatori Giacinto Verna e Daniele Pagano, dà manforte a Pupillo. "L'ospedale Renzetti - sottolinea - tuttora lamenta la mancata nomina di primari, carenze di personale medico e infermieristico e di investimenti sulle strutture, nonché problemi logistici. Lanciano non deve elemosinare per una Tac... Asl e Regione devono dotare della adeguata strumentazione l’ospedale, rimettendo al centro la salute e... non scadere più in simili diatribe".
I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia a Lanciano stanno invece con Schael. “Il sindaco batte i pugni sulla Tac “usata” ma fa solo propaganda politica a svantaggio dei cittadini di Lanciano che per i suoi capricci non potranno usufruirne visto che ora sarà istallata a Vasto, dove invece è stata accettata di buon grado da tutti e dove viene considerata una opportunità, in attesa che arrivino i fondi della Regione per fare ulteriori investimenti”, affermano Paolo Bomba, Gabriele Di Bucchianico e Roberto Gargarella. Secondo loro si sta assistendo ad una “querelle desolante, una polemica sterile accesa dal sindaco Pupillo, che invece di comportarsi da primo cittadino di Lanciano sta indossando la casacca del capo politico del Pd...".
Nel parapiglia anche la Lega. "L’ospedale di Lanciano deve essere una priorità nei fatti e non nelle polemiche - attacca il coordinatore cittadino, Fausto Memmo, che chiede chiarezza sul trasferimento della Tac -. Mi preme sottolineare che le condizioni nelle quali versano il nosocomio – spiega Memmo – sono rintracciabili nella disastrosa gestione della sanità regionale da parte della precedente giunta D’Alfonso. E' stato proprio il governo di centro sinistra, appoggiato dal sindaco Pupillo, a far sì che il nostro ospedale, dichiarato di primo livello, non lo sia di fatto mai diventato. Al momento mancano un reparto di Urologia e uno di Otorinolaringoiatra che siano operativi h24. Ci sono tanti primari prossimi all’età pensionabile senza che siano stati avviati per tempo i concorsi. Per non parlare delle insufficienze di anestesisti, di infermieri e di altre figure. Con il trasferimento della Tac, causata dai capricci del sindaco Pupillo, abbiamo perso un’altra occasione, quella di dare un servizio reale agli utenti".
@RIPRODUZIONE VIETATA
Nella vignetta di Benito Di Biase rissa tra Pupillo e Schael