Lamentano scarsa attenzione riguardo al territorio del Sangro-Aventino, anche in una situazione di pandemia, e sottolineano, in una piccante lettera inviata all'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, che lei il tempo per girare i "Comuni per la campagna elettorale l'ha avuto, ma per parlare con loro, che da sei mesi sollecitano un incontro, non l'ha ancora trovato".
Ad alzare la voce sono i primi cittadini di Casoli, Massimo Tiberini; Altino, Vincenzo Muratelli; Montenerodomo, Angelo Piccoli; Lettopalena, Carolina De Vitis; Gessopalena, Mario Zulli; Roccascalegna, Domenico Giangiordano; Lama dei Peligni, Tiziana Di Renzo; Taranta Peligna, Giovanni Paolo Rosato; Civitella Messer Raimondo, Danilo D'Orazio; Torricella Peligna, Carmine Ficca; Colledimacine, Andrea Schina e Palena, Claudio D'Emilio.
Questa mattina si sono ritrovati in municipio a Lama, da dove hanno chiesto pubblicamente lumi riguardo "alla campagna vaccinale anti Covid-19 e, in particolare, alla somministrazione delle terze dosi" e "al potenziamento della rete assistenziale sul territorio". "L'impegno delle amministrazioni nella campagna vaccinale - affermano nel documento mandato alla Regione - è stato massimo, tanto che si è raggiunto un tasso di vaccinati molto alto, quasi pari all'80%, in tutti i centri del comprensorio. Ci saremmo aspettati che, dopo i grandi sforzi fatti per aiutare i cittadini nelle prenotazioni, per organizzare i punti vaccinali temporanei, per mantenere aperto il centro vaccinale di Casoli, ecc., qualcuno ci informasse almeno sul prosieguo delle somministrazioni, in particolare delle terze dosi. Ma non è così: ogni volta, per ottenere qualcosa, che è un diritto delle nostre popolazioni, dobbiamo ricorrere a tali metodi, incresciosi e fastidiosi".
I sindaci vorrebbero al più presto una riunione "per discutere del potenziamento dell'assistenza" e per capire come agire riguardo alle terze dosi. Propongono, a tal proposito, l’apertura di punti vaccinali fissi nei distretti di Lama e Torricella Peligna, di altri "nei singoli paesi o mettendo più Comuni insieme, per gli over 80 e fragili". Chiedono di sapere "come vaccinare anziani e non deambulanti" e il coinvolgimento in quest'operazione di tutti i medici di famiglia, perché "conoscono le patologie dei propri pazienti e possono quindi gestirli facilmente nelle prenotazioni e nelle somministrazioni". 08 nov. 2021
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