"Dagli spazi ristretti del Liceo classico "Vittorio Emanuele II", in tempi pre-Covid, al Polo museale “Santo Spirito” e all’Istituto superiore "De Giorgio": durante la pandemia: con il coronavirus sono emersi tutti i problemi di mancanza di spazio per la scuola secondaria di primo grado "Don Milani" di Lanciano (Ch), che non ha ancora una sede propria".
Gli insegnanti del "Don Milani" a lamentare le condizioni precarie in cui sono costretti, disagi - dicono in una nota a firma delle docenti Fiorenza Giancristofaro e Pierangela Micozzi - esistenti dall’istituzione delle medie (anno soclastico 2013-'14), allocate nel seminterrato di via Bologna, e già sottoposti all’attenzione dell’amministrazione comunale nel corso degli anni".
All’inizio dell'attuale anno scolastico - si spiega nel documento - la scuola media ha subìto una diaspora: la prima e la seconda classe della sezione B sono state trasferite al Polo museale, la terza B e tutta la sezione A distaccate all'ultimo piano del "De Giorgio" in via Barrella, in condivisione con la primaria della "Don Milani".
I docenti in particolare lamentano la difficoltà di utilizzo dei due laboratori della scuola, che in questi mesi non è stato possibile usare a causa della distanza, aumentata fino a 3 chilometri.
"Paradossalmente e seppur provvisoriamente, - viene detto - l’emergenza sanitaria in corso ha consentito alle medie di vivere finalmente in una scuola vera, al "De Giorgio", con aule ampie e luminose (7 aule da 48 metri quadrati ciascuna) rispetto a quelle del Classico, dove la più piccola misura 23 mq, la più grande 41 metri quadri ed è stato utilizzato, per specifiche attività didattiche individualizzate, persino uno spazio di soli 4,6 metri quadri sprovvisto di finestre".
“Pensare di tornare indietro non si può - dicono in coro i docenti - . Bisogna cominciare a progettare una nuova scuola". Il "Don Milani" "necessita di spazi propri e adeguati per continuare ad offrire i servizi per i quali è apprezzato e riconosciuto sul territorio comunale. Attualmente, le medie, sono frequentate da 137 studenti per due sezioni complete, dove insegnano 29 docenti, finalmente stabilizzati, e operano due collaboratori scolastici. E perl'anno in corso "abbiamo ricevuto così tante richieste da raggiungere i numeri per aprire la terza sezione della classe prima, richiesta avanzata all’Ufficio Scolastico Provinciale di Chieti (in attesa di conferma)".
La scuola si caratterizza per avere un numero molto elevato di alunni con bisogni educativi speciali e "per questa vocazione ha incentivato politiche d’inclusione che rappresentano, allo stato attuale, un suo punto di forza". Nell’anno scolastico 2020/2021 gli alunni diversamente abili sono stati 16.
"Dagli incontri con l’amministrazione comunale - si fa presente - e dall’ultimo appello di giugno nulla è cambiato". I docenti chiedono "una sede idonea, sicura e strutturalmente adeguata, radicata nel proprio quartiere d'origine e in grado di garantirne la piena funzionalità".
"Apprendiamo dalla stampa - è la conclusione - dei lavori in corso in diversi plessi della città, comunicati dal vicesindaco Giacinto Verna. Un’attenzione lodevole da parte dell’amministratore comunale, che – concludono i docenti - speriamo venga rivolta anche alla nostra scuola media". 20 mar. 2021
Linda Caravaggio
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