Pizzoferrato. Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune che si riprende l'edificio Cosel

Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Pizzoferrato nell'annosa diatriba sulla gestione dello stabile destinato ad ospitare il centro anziani.

Stando a quanto stabilito dai giudici, la determina numero 36 del 14 agosto 2018, adottata dal responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune, Antonio Peschi, architetto, che decretava la  risoluzione del contratto con la Cosel srl, rappresentata da Stefano Pecorella, ingegnere, è efficace in ogni sua parte e può essere messa in esecuzione. Il Comune ha così immediatamente diffidato la Cosel a liberare la struttura e riconsegnarla.

La querelle, tra il Comune, difeso dall’avvocato Giulio Cerceo, e la Cosel, assistita dai legali Roberto Colagrande e Aldo Di Ianni, trova ora quindi la parola fine.

La sentenza del Consiglio di Stato, che conferma quella del Tar Abruzzo, "ha ritenuto legittimo - spiega in una nota il sindaco di Pizzoferrato, Palmerino Fagnilli - il diniego del Comune di autorizzazione alla gestione dell'edificio da parte della Cosel, per essere la stessa incorsa in plurime violazioni e inadempienze del contratto di appalto".

Ma c'è dell'altro. Perché sul fronte giudiziario civile, "davanti al Tribunale di Lanciano, - viene ancora detto - la Cosel non ha adempiuto all’obbligo di pagamento delle indagini peritali, stabilito dal giudice. Infatti, il ricorso per accertamento tecnico preventivo, proposto dalla stessa società, si è concluso con un nulla di fatto. Il collegio dei periti, nominato dal presidente del Tribunale, Riccardo Audino, per accertare, anche su richiesta del Comune, costituitosi in giudizio, la corretta esecuzione delle opere, non è giunto a conclusione, perché gli esperti, dopo un anno di attività e di sopralluoghi, sono stati costretti a rinunciare all’incarico, dato che la Cosel non ha versato le somme dovute per l’esecuzione delle indagini, poste a suo carico".

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