Ospedale Lanciano. Zuffa sulla tac... Pupillo: 'Ci rifilano una usata e inadatta'. Schael: 'E' eccezionale'

Potenziamento dell’ospedale di Lanciano (Ch): prosegue la lunga guerra tra il sindaco Mario Pupillo e il manager Asl Thomas Schael.

Pupillo accusa per primo: “Ci vuole rifilare una tac di seconda mano”, mentre il direttore generale della Asl Lanciano – Vasto - Chieti ha replicato in diretta dal Renzetti: “E’ una tac a km zero, come a Chieti, altro che seconda mano. A giorni arriva dall’Olanda ed è di ultima generazione a 160 strati per fare un grande passo tecnologico. E’ nuova perché invenduta o stata in esposizione, come le auto, e la paghiamo quasi la metà. Fa diagnostica certa, senza necessità di andare altrove. Scopriamo un tumore al giorno e ci aiuta sull’oncologia e patologie di reni e fegato. Continuano ad esserci sindaci che battono i pugni e non vogliono collaborare per migliorare la sanità, altri che invece hanno atteggiamenti diversi ed hanno fatto salti in avanti”. 

Pupillo tira fuori una delibera Asl su una Tac da 80 strati da destinare al Pronto Soccorso di Lanciano, percorso Covid, e rincara la dose. “Il dg Schael o non legge quello che scrive o dice bugie - dice -. Mi rammarica apprendere dalla stampa che abbia cercato di confondere le idee con dichiarazioni ambigue sulla natura della Tac destinata al Renzetti che vengono smentite puntualmente dagli atti firmati dallo stesso Schael con delibera numero 614 del 30 luglio 2020 che esprime chiaramente nella relazione tecnica della ditta fornitrice che la Tac è ricondizionata; e poi ancora più chiaramente si sottolinea che “Trattandosi di apparecchiatura usata la presente offerta è valida fino al... Inoltre l’offerta della ditta riguardava apparecchiatura da destinare in Radiologia e non in Pronto soccorso, in prima istanza all’ospedale di Chieti: essendo stata rifiutata lì, poiché sarebbe stata preferita un’apparecchiatura di un'altra ditta è stata poi dirottata a Lanciano", tuona Pupillo.

"Insomma - prosegue - c’è chi può scegliere la ditta che fornisce la Tac e chi invece deve prendersi quella usata. La confusione è totale e il tentativo di recuperare una situazione che conferma la marginalità dell’attenzione della Asl2 e della Regione Abruzzo per il "Renzetti" da parte della direzione generale è quantomeno maldestro. La confusione emerge anche dalla scelta della collocazione che è ballerina tra Pronto soccorso e Radiologia, con contrasti nella scelta dello spazio e delle relative opere strutturali che si presentano complicate. Il dg Schael – aggiunge Pupillo - è stato costretto a iniziare la conferenza stampa in forte ritardo non per il traffico, ma probabilmente per il protrarsi di un incontro col personale sanitario nel corso del quale ha ricevuto le proteste e le critiche vibranti di chi ogni giorno con dedizione e determinazione lavora per garantire a 150 mila cittadini il diritto alla salute spesso senza sostegno, con organici ridotti all'osso e con strumenti usati come la Tac. I cittadini devono conoscere la verità e la confermata incapacità di un approccio partecipato, condiviso e trasparente".

Walter Berghella

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