Lanciano. Scuola civica di musica chiusa per problema contratti docenti. 'In arrivo bando per gestione esterna'

"Sia chiaro, la scelta di affidare la gestione dei contratti dei docenti a privati, non è del Consiglio di amministrazione, ma del Comune. Ci sono stati anche incontri, su questo punto, con la dirigente Giovanna Sabbarese, del settore Servizi alla persona. E diversi professori hanno espresso il proprio disappunto, anche con toni forti e accesi. Ma in Comune ribadiscono che non ci sono altre possibili soluzioni perché la normativa è cambiata e non si può più ricorrere, come in passato, a contratti di prestazione occasionale". 

L'avvocato Alberto Paone, presidente, dal 2017, del Cda della Scuola civica di musica "Fedele Fenaroli" di Lanciano (Ch), chiarisce uno degli aspetti che in questi giorni arroventano il panorama politico cittadino, dove si dibatte sull'opportunità o meno di affidare ad una coop, quindi, ad esterni, la gestione del personale della Scuola civica. Nel Dup (Documento unico programmazione) del Comune 2019-2021, dopo che si ribadisce che l'Istituzione civica di musica "è un ente strumentale partecipato e controllato al 100% dal Comune", si dice anche che tra gli obiettivi fissati dall'amministrazione Pupillo c'è "l'affidamento a terzi con concessione di servizi del funzionamento e delle attività didattiche e formative".

A questo si oppongono le minoranze consiliari. E c'è anche un Comitato per la difesa della scuola che parla di "scelta autoritaria" e "dell'ultimo atto di una gestione poco lungimirante del Comune". No a "tagliare e privatizzare", perché "significa decretare la fine di una istituzione".

Nella struttura insegnano in 22 per 95 allievi iscritti (si è arrivati anche a toccare quota 110 allievi). Vanno avanti, da sempre, con contratti rinnovati, annualmente, da metà ottobre alla fine di giugno. Ci sono anche delle partite Iva. "Al momento - spiega Paone -  la Scuola è chiusa, non solo per il coronavirus, ma anche perché siamo bloccati sulla questione docenti. Nessun contratto è stato rinnovato quest'anno. Il Comune ribadisce, ad ogni sollecitazione, che la complessa legislazione vigente non permette di agire come in passato e che, per questo, occorre un ente gestore esterno. Fa anche presente che esso non può assumere perché eventuali contratti andrebbero ad impattare sull'attuale assetto del Comune. Per ciò è in preparazione un bando pubblico per cercare una cooperativa che possa prendere in carico i docenti. Poi bisognerà capire quali criteri di selezione verranno adottati: dovrebbe essere il Cda a dare indicazioni". La paura, di molti, è di restare fuori dopo un lungo e incredibile precariato. Altri contestano la retribuzione che da 25 euro all'ora lordi attuali, si abbasserebbe a 14 euro, con una drastica sforbiciata.

Si parla di una graduatoria di un concorso risalente al 2009 e dimenticato. "Sì - spiega Paone - il concorso c'è stato, ma aveva valenza triennale... Quindi è scaduto... Invece l'attuale Cda, nel 2017, ha inviato al Comune documenti in cui ha sollecitato un nuovo concorso. Ma la richiesta è stata disattesa. Per il resto - conclude Paone - abbiamo docenti molto qualificati. Scelte clientelari? Per quanto mi concerne, non ce ne sono state. E, riguardo alla batteria, sono stati presi i migliori, valutando i loro curricula. Per questo strumento non occorre avere titoli...".

E aggiunge: "La Scuola non ha problemi finanziari. Gode di buona salute, grazie alle rette degli allievi e ai fondi elargiti dal Comune". Circa 40mila euro all'anno.  "E per quanto concerne il Comitato che si è costiutito, del quale non si conoscono i componenti, ritengo sia un'iniziativa riprovevole dato che il Cda ha sempre favorito un confronto aperto su tutte le problematiche".  05 dic. 2020

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