Lanciano. Pupillo: 'Su dehors attacchi pretestuosi della Lega tramite Ascom Abruzzo'

Dehors e tavolini e sedie fuori dai locali a Lanciano (Ch)... Polemiche al vetriolo sulla questione tra l'associazione Ascom Abruzzo e il Comune.

Nei giorno scorsi la prima, a firma del responsabile di Lanciano, Rocco Finardi, ha inviato una nota in cui chiede, all'amminsitrazione civica, la revisione "dell'accordo capestro" firmato, dal sindaco Mario Pupillo, alla fine della scorsa estate, con la Soprintendenza alla Belle arti d'Abruzzo.  "Un documento - dice Ascom Abruzzo - che penalizza i commercianti della città e ne incentiva la migrazione verso il litorale". Un protocollo che va rivisto, secono Ascom, che sollecita l'attivazione "di un tavolo regionale per riaprire la discussione e in cui coinvolgere enti, istituzioni e associazioni". Sulla feccenda, nei mesi passati, era intervenuta anche il capogruppo di opposizione consiliare Tonia Paolucci, dicendo che a sopita dopo i fuochi estivi quando anche la minoranza di centrodestra, con Tonia Paolucci sostendo che "il sindaco si è arreso alle imposizioni della Baaas". 

Ora la risposta, velenosa, ad Ascom, del primo cittadino di Lanciano e dell'assessore Francesca Caporale, secondo i quali "risultano strumentali e pretestuosi gli attacchi che la Lega, attraverso la sigla Ascom" con il risultato  "di confondere e disinformare con richieste irricevibili".

"E' inaccettabile - aggiungono - questo modo di fare demagogico e irrispettoso del lavoro serio e quotidiano che le vere associazioni di categoria, Confcommercio e Confesercenti, portano avanti a tutela degli interessi dei commercianti. L'accordo sottoscritto - evidenziano - contiene linee guida applicate in tutta Italia, come ribadito nell'ultimo incontro dalla funzionaria di zona della Soprintendenza lo scorso 24 dicembre a Chieti. Esso, inoltre, è stato siglato o sta per essere siglato in tutti i Comuni della regione".

Prima della firma ci sono state riunioni... "utili a smussare i termini dell'accordo, che sarebbero stati ancora più rigidi e restrittivi se non avessimo caldeggiato e promosso un'azione di confronto serio e proficuo con la Soprintendenza. E' necessario ribadire che grazie a questa puntuale attività di mediazione è stato possibile ottenere che i pubblici esercizi potessero utilizzare ombrelloni, tavoli e sedie per tutto l'anno negli spazi individuati e che i dehors potessero essere installati per un tempo complessivo non superiore ai sei mesi l'anno in ragione della temporaneità e della precarietà insito nello stesso concetto di dehors, secondo le esigenze e le necessità delle varie attività".

"L'accordo - si fa ancora presente - ha un duplice obiettivo: tutelare il contesto architettonico e culturale di pregio del nostro centro storico e allo stesso tempo favorire i commercianti che vi operano rendendo più semplice l'iter autorizzativo per i pubblici esercizi che volessero nelle zone vincolate installare dehors. Infatti, senza accordo, ogni pubblico esercizio avrebbe dovuto procedere autonomamente alla richiesta direttamente alla Soprintendenza con risultati incerti rispetto all'esito e alla durata della concessione. Invece con l'accordo, rispettando i termini contenuti nello stesso, la richiesta va rivolta direttamente ai nostri uffici con notevole risparmio di tempo". 

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