L'allarme per il Coronavirus anche a Lanciano (Ch) si è tradotta in caccia alle mascherine. In poche ore, nelle diverse rivendite, sono andate pressoché esaurite le scorte dei dispositivi di protezione, finora usati solo dagli artigiani.
"Le abbiamo viste tante volte, in tv, indossate nei Paesi del Sol levante, e qualche volta ci hanno fatto sorridere. Adesso la situazione è diversa... Siamo noi che le cerchiamo... nelle farmacie oppure nei negozi di hobbistica, come ad esempio le ferramenta o i colorifici...", dice una signora che ne ha appena fatto scorta.
"La platea dei clienti - spiega un commerciante - è molto vasta: va dalla mamma premurosa che si rivolge in modo soft... "Scusi vorrei una mascherina". "Per cosa le serve?" A questo punto la donna indicando il figlioletto al suo fianco, sussurra: "E' per i virus... Sa nella sua classe ci sono due bambini cinesi... Non vorrei..." non termina la frase, lasciando alquanto allibito l'addetto alle vendite. Le richieste sono tante, anche esagerate".
Poi c'è la scolaresca che deve andare in gita: "Buongiorno, abbiamo bisogno di 30 mascherine... Devono essere FFP3": uno parla, dietro c'è una ragazza che suggerisce leggendo dal cellulare e altri ragazzi fanno da corollario alla comitiva. Poi aggiunge: "Dobbiamo partire e ci hanno detto che in aeroporto dobbiamo indossare le mascherine. Il preside ci ha detto che lui non può annullare la gita, lo può fare solo il ministro".
Le mascherine servono sopratutto ad impedire il contagio, per impedire che un colpo di tosse o uno starnuto possa spargere nell'ambiente circostante milioni di batteri potenzialmente pericolosi per gli altri. Le mascherine sono divise in diverse categorie asseconda del livello di protezione da elementi esterni. Al primo livello ci sono le mascherine FFP1, che sono le classiche antipolvere, usate per i lavori di falegnameria e muratura, usate per il filtraggio di particelle fini e polveri non tossiche.
Segue la categoria FFP2, sono indicate per particelle fini anche tossiche come quando si va a rimuovere la muffa da una parete, oppure per proteggersi dai residui di lavorazioni su resine (esempio classico è la carteggiatura del muro o del legno per rimuovere colori vecchi).
Ultima è la categoria FFP3, adoperata per proteggersi da particelle molto fini, e particolarmente pericolose, sia liquide che solide, inoltre sono idonee alla protezione da virus e batteri. Altra caratteristica fondamentale tra la categoria FFP3 e le altre è la presenza di una valvola che deve esserci obbligatoriamente, il cui compito è quello di assicurare il ricambio dell'aria e di evitare la formazione di condensa all'interno della mascherina.
Uranio Ucci
@RIPRODUZIONE VIETATA