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Servono non meno di 9 milioni di euro, chiesti alla Regione Abruzzo attraverso il Recovery Plan, per cominciare a sanare il centro storico di Lanciano (Ch) interessato da agosto 2018 da gravi fenomeni di dissesto idrogeologico.

Oggi Nicola Sciarra, professore ordinario di Geologia Applicata dell'Università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti – Pescara, ha rimesso lo studio finale, illustrato alla Casa di conversazione. Voragini sono state registrate nella parte finale di corso Trento e Trieste e in via Corsea. "La situazione resta grave – ha detto Sciarra -. Ora si devono potenziare i monitoraggi geofisici, con costante allerta; consolidare il costruito sul Corso, specie alcuni edifici, perché il terreno si muove; recuperare il reticolo fognario e, infine, rinforzare i terreni di riporto, interessato dal fenomeno della subsidenza, affinché in futuro non ci siano cedimenti". A fare da puntello sul Corso è la Basilica Madonna Del Ponte.

Nel secolo scorso due grandi condotte di raccolta delle acque piovane e nere, a piazza D’Amico e piazza Malvò, fino a piazza Garibaldi, sono state costruite con terreni di riporto fino a 26 metri di profondità, con sabbia e ghiaia che hanno sbarrato il regolare deflusso delle acque nelle condotte, che vanno rifatte e devono essere ispezionabili. L’argilla che filtra le acque si trova a 46 metri. Ad appesantire la situazione sono state anche le recenti alluvioni da record che hanno creato grandi voragini. Sul Corso principale il marciapiede di destra, scendendo verso Piazza Plebiscito, si è abbassato tra 6,5 e 12 millimetri.

"Gli interventi di inizio Novecento per la nuova urbanizzazione – dice Sciarra - non sono stati idonei per il successivo sviluppo e l’assetto idraulico, con disomogeneità del sottosuolo". Che ne ha risentito e, in alcuni punti, sta cedendo.

Il sindaco Mario Pupillo: "Avevano già scoperto seri problemi, ma non di questa drammaticità. L’assessore Giacinto Verna ne ha affrontati alcuni con determinazione, unitamente alla dirigente Luigina Mischiatti; gli interventi, non più rinviabili, sono stati effettuati rapidamente". Ben fatti i puntellamenti con pali d'acciaio per bloccare la voragine dentro i negozi di abbigliamento Josephine e Martelli nei quali, ad un certo momento, è sprofondata la pavimentazione.

L'allarme sul dissesto idrogeologico del centro di Lanciano era stato lanciato da anni dal geologo Luigi Carabba, incaricato dal Comune per molti accertamenti, ma anche dall’ingegnere Pasquale Di Monte. Inascoltate le loro segnalazioni. Per rimettere in sesto il sottosuolo Sciarra ha parlato della necessità di tecniche non invasive che prevedono l'utilizzo di miscuglio di suolo con resine di cemento. Nel frattempo sono ripresi i lavori (VEDI FOTO) di messa in sicurezza di via Corsea per inserire pali di fondazione su cui poggerà la passerella sopraelevata in acciaio dove da luglio transiteranno di nuovo le auto. 26 mag. 2021

Walter Berghella

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