Maggiore democrazia, col vescovo che non deciderà più da solo, adozione di uno statuto, tra i primi casi in Italia, e totale virata verso l’ecologia integrale. In tempo di Covid la Diocesi di Lanciano – Ortona, con quasi 100 mila fedeli, guarda al futuro e si trasforma per rispondere alle impellenti e più moderne necessità.
Ieri e oggi in corso l’assemblea diocesana con 150 delegati, tra parroci, religiosi e laici, che di fatto apre il nuovo anno pastorale ricco di novità assolute. Emblematico il titolo scelto “Vivere un tempo nuovo”, per vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà. “Quest’anno l’iniziativa assume un valore particolare in tempo di Coronavirus – premette l’arcivescovo Emidio Cipollone -. Oltre alla novità data da questo tempo, la nostra Diocesi si prepara a vivere un tempo nuovo. Nulla sarà come prima dopo la pandemia, come ci dicono ormai tutti gli esperti. C'è un tempo nuovo in cui anche la nostra Chiesa si deve rinnovare. Abbiamo già cambiato le cariche, ora tocca al nuovo statuto che sarà sperimentale e testato per tre anni. Poi bisogna accogliere l’invito di Papa Francesco sulla natura nell’anno dell’enciclica "Laudato si", fino a maggio 2021, perché ci sia rispetto dell’ecologia integrale che ci vede come Chiesa e come persone protagoniste del rinnovamento".
"Chiediamo - aggiunge - ai parroci e ai laici di essere protagonisti. Nello statuto ci sono elementi di assoluta novità: la prima è proprio nello statuto come forma di autolimitazione del potere del vescovo che potrebbe decidere da solo ma invece si dota di un gruppo e, a raggiera, con i vari organismi di consultazione, stabilisce il percorso da compiere. Alla base c’è il valore della sinodalità per la necessità di camminare insieme e poi quello dell’ecologia integrale. Camminando sulla strada della sinodalità e dell’ecologia vorremmo che la Chiesa di Lanciano e Ortona sia una Chiesa in cui tutti si sentono al proprio posto, come in una casa e in una famiglia, con l’originalità tipica della loro vocazione per dare un contributo nella crescita della pastorale della Diocesi”.
Nel decennale della sua ordinazione a vescovo, Cipollone ha anche svecchiato la Curia e nominato collaboratori giovani: vicario generale è don Angelo Giordano; vicario per la pastorale don Carmine Miccoli; vicario per l’economia don Domenico Di Salvatore; infine il cancelliere Alessio Primante, il primo laico della storia della Diocesi e tra i primi in Italia. I lavori della Consulta diocesana si concludono oggi con la celebrazione eucaristica nella basilica della Madonna del Ponte, seguita dall’animazione per la 15° giornata della custodia del creato.
Walter Berghella
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Nella foto l'arcivescovo Emidio Cipollone intervistato da Alessandro Di Matteo di Abruzzolive.tv