Tutti contro tutti e maggioranza al Comune di Lanciano spaccata. Ci risiamo: i rifiuti e l'ampliamento, l'ennesimo, della discarica consortile di località Cerratina a Lanciano (Ch) accende il Natale...
Il deposito accoglie i rifiuti di 71 comuni, su 104 della provincia di Chieti, facenti parte di Ecolan Spa. Fra quattro anni Cerratina sarà satura dopo aver ospitato pure spazzatura di altre zone, Napoli compresa. La capacità residua è di 330 mila metri cubi considerato che si riempie al ritmo di 75 mila tonnellate l’anno. Ecolan vuole scongiurare il rischio emergenza e così il presidente Massimo Ranieri ha comunicato all’assemblea dei sindaci la necessità di preparare l’iter per allargarla, da parte del concessionario Ecologica Sangro, che prevede espropri di terreni confinanti e dell’ex cava di inerti.
"L’ampliamento è una esigenza di Ecolan per garantire il servizio ai numerosi comuni soci - premette Ranieri -. Necessario avere impianti e non solo fare raccolta. Restano 4 anni e senza impianto non si può raccogliere. Ecolan, che non appartiene a maggioranze e minoranze politiche, deve tutelare gli interessi del territorio. Quando ci sarà il progetto di fattibilità spetterà all’assemblea dei sindaci decidere e anche al Consiglio comunale di Lanciano".
Ingrandire Cerratina indispettisce l’opposizione di centro destra e Libertà in Azione, con la capogruppo Tonia Paolucci e i consiglieri Riccardo Di Nola e Antonio Di Naccio, si dice contraria. "E' un’amministrazione comunale caratterizzata da un ambientalismo a corrente alternata - tuona Paolucci - . Cerratina è nata come impianto comprensoriale non come pattumiera di mezza Italia. Difficile far passare il messaggio che si tratti di un semplice recupero di capacità per compensare i maggiori conferimenti degli anni scorsi autorizzati per far fronte alle emergenze di altre regioni. Faremo mobilitazioni".
Replica l'assessore all’Ambiente, Davide Caporale: "Paolucci fa parte di quel mondo che è l’ultimo a poterci dare lezioni in termini ambientali. Abbiamo preso una città con immondizia ovunque e l’abbiamo rivoluzionata. Abbiamo avviato una gestione virtuosa sulla raccolta differenziata, abbiamo trasformato la Ecolan in società modello, da cimitero per elefanti trombati dalla vecchia politica. L'alternativa è l'incenerimento dei rifiuti?"
"Speculazione e strumentalizzazione che certa politica ha avviato sulla discarica di Cerratina è irresponsabile e mira unicamente a confondere i cittadini", evidenzia il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo - . Quanto deciso nell’assemblea di Ecolan riguarda l’inizio alle procedure per valutare e predisporre uno studio di prefattibilità. Il problema esiste e va affrontato con largo anticipo. Coinvolgeremo tutti portatori di interesse, forze politiche, ambientaliste e cittadini, la Consulta ambientale e la Regione. A chi fa allarmismo, ricordo che l’attuale discarica ha perso le caratteristiche delle di quelle vecchie ed inquinanti. Oggi c’è materiale inerte stabilizzato trattato meccanicamente e biologicamente: i rifiuti non emanano odori grazie anche alle percentuali di raccolta differenziata raggiunte dai Comuni soci e da Lanciano dove è iniziata con ritardo nel 2015 per la determinazione della nostra amministrazione, passando da uno scandaloso 12% al 78% che ci ha proiettati al primo posto in Abruzzo nella classifica Legambiente dei Comuni Ricicloni con più di 15 mila abitanti".
Ma la pensa diversamente l'altro pezzo della maggioranza Pupillo, ossia Progetto Lanciano, che in una nota, esprime il proprio dissenso. "La discarica - viene spiegato nel documento a firma di Daniele Pagano, coordinatore politico; Giacinto Verna, vice sindaco; Carlo Orecchioni, assessore al Bilancio; Arturo Di Corinto, capogruppo consiliare; Gabriele Paolucci, Paola Zulli e Michele Ucci, consiglieri comunali - ha subito, dal 2012 al 2017, ben tre aumenti di volumetria per un totale di 675.800 metri cubi. Oggi, più di ieri, non comprendiamo la necessità di un ulteriore ampliamento, se consideriamo che la raccolta differenziata dei comuni soci Ecolan si attesta al 75%. Le dimensioni del "cosiddetto ampliamento”"prospettate da Ecolan nell’ultima assemblea del 16 dicembre scorso - viene aggiunto -, ci impongono di fare una attenta riflessione, se non siamo piuttosto di fronte ad una nuova discarica, magari a servizio di tutto l’Abruzzo e non solo".
"Chiediamo al sindaco - prosegue Progetto Lanciano - di intraprendere tutte le azioni finalizzate a trovare soluzioni alternative che non siano penalizzanti per il nostro territorio. Confermiamo quanto abbiamo dichiarato anche nel novembre del 2018: "Da qui a pochi anni l’impianto di Cerratina esaurirà il suo naturale ciclo di funzionamento e quindi il sito andrà chiuso e bonificato" ".
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