Ruspe e trivelle in azione per realizzare sotto i quartieri Civitanova e Sacca, a Lanciano (Ch), la base per l’imponente torre triangolare alta 28 metri e larga 10 che ospiterà l’ascensore per poi planare sulla passeggiata delle Ripe.
Struttura pensata per collegare il centro storico al parcheggio a valle, cento posti macchina, che ricade su via Sant’Egidio. L’intervento ha una spesa totale di 772 mila euro in due lotti. Il primo, in atto, di 300 mila euro, vede impegnata la ditta Tercos srl di Isernia per allestire la base della torre, realizzare percorsi pedonali di 400 metri che collegheranno il parcheggio alle Ripe e il restauro della cinta muraria medievale per 200 metri di lunghezza.
Un intervento possente in atto con i mezzi meccanici sospesi tra cielo e terra sulla collina sabbiosa. Il progetto è firmato dall’architetto Nicola Di Biase che si è avvalso della collaborazione di archeologi, geologi, agronomi, ingegneri strutturisti e impiantisti, tutti esperti di Lanciano. "Proseguono i grandi cantieri - dice Giacinto Verna, vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici -. I lavori avviati consistono in opere esterne e propedeutiche alla realizzazione della torre ascensore. Si tratta di interventi di bonifica, consolidamento e stabilizzazione per preparare l'area per il piano di posa. Già dal prossimo bilancio, in esame a febbraio, inseriremo ulteriori 472 mila euro per il completamento del secondo lotto da appaltare e finire il prossimo anno".
Dopo i primi timori il progetto, voluto dall’assessore all’Urbanistica Pasquale Sasso, ha affascinato la Soprintendenza archeologica, alle belle arti e al paesaggio dell'Abruzzo che ha anche annunciato un’alta sorveglianza. Col secondo stralcio sarà innalzata la torre di collegamento in mattoni e passerella in acciaio corten che in 10 metri di lunghezza la collega alle antiche mura. Al centro della torre, che avrà feritoie per non ostacolare il vento, ci saranno un ascensore pubblico e una scala a doppia rampa di 150 gradini. Ci sarà anche un sistema illumino-tecnico notturno appositamente studiato. La città e le sue torri che presto dialogheranno tra antico e moderno.
Walter Berghella
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Foto Andrea Franco Colacioppo