Coronavirus. Lanciano. A scuola... al museo, in ludoteca e alle Torri Montanare

Finestre nuove e anche più ampie; pareti divisorie tra classi buttate giù per allargarle, qualcuna diventa anche di 90 metri quadri; bagni ugualmente ingranditi e vecchi banchi che scompaiono sostituiti da quelli nuovi dopo che i vari istituti comprensivi li hanno ottenuti, tra i primi in Italia ad aderire al bando nazionale del Miur.

Questo il quadro del ritorno a lezione nelle scuole comunali di Lanciano (Ch). Investimento globale del Comune è di 750 mila euro per essere pronti all’inizio dell’anno scolastico 2020 – 2021 dell’era Covid per i suoi 3.700 alunni delle scuole d’ infanzia, elementari e medie. Stamane conferenza stampa agli "Eroi Ottobrini", uno dei plessi interessati ai lavori di adeguamento, con abbattimento di pareti divisorie, per far stare tranquilli tutti. Dove c’è spazio si resta, diversamente classi di più plessi
andranno al Polo museale "Santo Spirito", al Parco delle Arti musicali, ossia nel complesso delle Torri Montanare, e alla ludoteca di via Piave, con affitto annuo di 35 mila euro.

Il progetto “Scuola a scuola” è partito da mesi con un’intensa attività di progettazione e incontri con i dirigenti scolastici per trovare soluzioni adeguate. Il 15 settembre suonerà la prima campanella, giacchè il 14 è festa patronale della Madonna del Ponte. "Tutti a lezione”: hanno rassicurato il sindaco Mario Pupillo e il suo vice Giacinto Verna; presenti i dirigenti degli assessorati ai Lavori
pubblici, Luigina Mischiatti, e Istruzione, Davide Di Pilato, e la preside degli "Eroi Ottobrini", Mirella Spinelli. Decisioni adottate: alla media "D’Annunzio" ci sono spazi e ospiterà anche alcune classi
della primaria dell’Iconicella. Per quanto concerne il "Don Milani", alcune classi della primaria Olmo di Riccio, chiusa per l’adeguamento sismico, andranno al Liceo classico e alcune delle medie al "De Giorgio"; altre due classi di medie dirottate al Polo museale. Alla "Mario Bosco" saranno effettuati
lavori di edilizia leggera con l’abbattimento di muri per raddoppiare le aule. Alla "Umberto I", dove si ampliano le superfici, sei classi di due sezioni andranno al Parco delle Arti musicali; con piccoli
interventi edilizi; la primaria "Principe di Piemonte" resta in sede, mentre i 90 bambini dell’Infanzia vanno alla ludoteca.

“Siamo in azione da mesi con un lavoro complicato per via del decreto ministeriale – fa presente Pupillo. Verna ha fatto un lavoro veloce e delicatissimo che permetterà di mettere a disposizione dei presidi garanzie di sicurezza”. Poi, come presidente della Provincia, si duole dei ritardi nelle decisioni sul trasporto degli studenti superiori pendolari che a Lanciano sono oltre 2.500, su 4.300. “Attendiamo le decisioni, che sono in ritardo, per garantire il loro arrivo", afferma Pupillo. Verna aggiunge: “Noi siamo pronti con bus garantiti anche con raddoppio corse dopo l’ accordo con i vettori. Di questo problema ce ne siamo resi conto da tempo”. Gli investimenti sicurezza nelle scuole comunali sono 160 mila euro di fondi Pon per l’edilizia leggera, i primi in Italia ad ottenerli; altri 300 mila euro di fondi comunali, poi 280 mila euro per beni, servizi e forniture e 10 mila euro per pulire aree verdi e giardini. “Dal 2011 abbiamo già fatto l’adeguamento sismico in 8 scuole – rimarca Verna - .  Ora si lavora alacremente da 4 settimane per il ritorno a scuola dopo il lockdown
che ha creato danni di socializzazione e formazione. E’ stato fatto un ottimo lavoro e alle famiglie dico il 15 settembre c’è la ripartenza garantita, sia pur tra mille difficoltà: abbiamo superato
tutto. Per le mense c’è la riconversione dei refettori in aule, ma le cucine funzioneranno regolarmente col pasto fornito col lunch box, vassoio sigillato sottovuoto, che gli alunni consumeranno al proprio banco".

Walter Berghella

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Foto Andrea Franco Colacioppo

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