Il Comune di Fossacesia (Ch) procede al rilascio delle licenze per la stagione balneare, nonostante ci sia un ricorso pendente al Consiglio di Stato.
Andiamo per ordine e ricostruiamo la vicenda. Tutto è cominciato poco prima di Natale, dopo la pubblicazione, da parte del Comune di Fossacesia (Chieti), del bando per il rilascio di concessioni demaniali marittime a carattere stagionale o temporaneo che prevedeva di far pervenire le domande relative alle 14 aree disponibili, entro le ore 12 del 17 gennaio 2022. Nei criteri individuati dal bando, veniva specificato che è disapplicato il criterio relativo a "soggetti che nell'anno precedente abbiano già ottenuto una concessione stagionale per il medesimo lotto, in aderenza ad una delibera del Consiglio comunale approvata a maggio 2017", che avrebbe fruttato, ai fini della classifica per aggiudicarsi l'area in questione, a 5 punti. Mentre è restato il criterio relativo a "soggetti imprenditoriali attivi nel settore del turismo, riconosciuti dalla legislazione nazionale o ragionale vigente, (valevole 2 punti) e soggetti che si impegnano alla gestione diretta della concessione demaniale (valevole 3 punti)".
Quindi si lasciava campo aperto a chiunque avesse voluto partecipare al bando per gli ombreggi. Com'è facile intuire c'è stato immediatamente un sollevamento di scudi da parte dei balneatori che negli anni scorsi si erano aggiudicati le concessioni, che hanno concretizzato le loro ragioni attraverso un ricorso al Tar. I balneatori sono stati rappresentati dall'avvocato Begnigno D'Orazio, mentre il Comune di Fossacesia dall'avvocato Alessandro Di Sciascio. Nella richiesta, i ricorrenti, una decina, chiedevano l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia del provvedimento, del Comune di Fossacesia. La sentenza è arrivata poco prima della fine di febbraio, con un pronunciamento favorevole all'operato del Comune. Infatti la Corte, ha fatto notare che si tratta di concessioni demaniali annuali e non pluriennali, e quindi non riconducibili ad alcune sentenze del Consiglio di Stato favorevoli alla proroga delle concessioni. Inoltre anche la legge regionale numero 141 del 1997, dà la facoltà alle amministrazioni di rilasciare le concessioni per un medesimo lotto, ma non di vincolarle.
Sembrava tutto finito ma alcuni balneatori hanno deciso di proporre ricorso, impugnando la sentenza, al Consiglio di Stato, così al momento della discussione delle motivazioni aggiuntive alla sentenza del Tar, si è chiesto ed ottenuto un rinvio. La pronuncia del Consiglio Di Stato è attesa per il 10 maggio. Ma colpo di scena, con estremo stupore, e sopratutto dopo i solleciti, come si legge nella determina numero 327 del 2 maggio 2022, da parte degli aggiudicanti che non avevano proposto appello al Consiglio Di Stato, il Comune di Fossacesia ha provveduto a dare corso all'assegnazione, precisando comunque che si tratta di assegnazione provvisoria e sub iudice, e che i richiedenti si sono resi disponibili a sottoscrivere un accordo con il quale si impegnano a rinunciare, in caso di riforma a qualsiasi pretesa risarcitoria in danno del Comune.
Insomma si va avanti, navigando a vista, una cosa però l'abbiamo letta bene, la lievitazione delle somme versate per aggiudicarsi i vari lotti. Gli aumenti, in percentuale vanno da un minimo dell'11 a un massimo dell'855%: il che significa sborsare somme vicine ai 25.000 euro per un periodo di tre mesi. Se queste sono le premesse chissà quello che potrebbe accadere con l'applicazione della direttiva Bolkestein, quando tutti potranno partecipare ai bandi. 04 maggio 2022
URANIO UCCI
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