Fossacesia intitola strada a Sergio Marchionne
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Da ora, il manager Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne, morto il 25 luglio dello scorso anno, ha una strada in Abruzzo a lui intitolata, a Fossacesia (Ch).
 
Con questa iniziativa, la cittadina della Costa dei trabocchi  sarà ricordata come il primo Comune italiano che ha  dedicato una via del suo territorio, all'ad di Fca, noto a  livello internazionale per aver guidato il profondo rinnovamento del gruppo. Il manager è deceduto, a 66 anni, in un ospedale universitario svizzero, a  Zurigo. Il taglio del nastro di Via Sergio Marchionne, oggi  pomeriggio, alle 17, in contrada Sterpari, localizzata  lungo la strada provinciale per Lanciano che attraversa la zona artigianale.
 
Alla cerimonia, oltre al sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, promotore dell’iniziativa; la sindaca della vicina Santa Maria Imbaro, Mariella Di Nunzio; i consiglieri ed assessori dell’amministrazione  comune di Fossacesia;  i familiari di Marchionne e alcuni dirigenti di Fca e di Sevel, e, ovviamente i lavoratori del più grande stabilimento industriale del centro-sud Italia, nel cuore della Val di Sangro.
 
Presenti ancora Alfredo Leggero, head of manufacturing mass market brands del gruppo Fca; Angelo Coppola, direttore Sevel di Atessa; Priscilla Talacchi, responsabile delle relazioni esterne Fca. Tra gli intervenuti anche  il questore di Chieti, Ruggiero Borzacchiello; il vice prefetto di Chieti, Domenica Calabrese; il comandante provinciale di Chieti dei carabinieri,  Florimondo Forleo; il colonnello della Guardia di finanza, Serafino Fiore; il comandante della compagnia dei carabinieri di Ortona, Roberto Ragucci; la dirigente del commissariato di Lanciano, Lucia D’Agostino; il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Davide Martella; il comandante della stazione dei carabinieri di Fossacesia, Tommaso Panico; gli assessori del Comune di Lanciano, Davide Caporale e Giacinto Verna; rappresentanti della Provincia di Chieti. 
 
Inagurazione e benedizione di don Leo Rosa, della parrocchia di San Donato Martire a Fossacesia.
 
"Abbiamo voluto rendere omaggio ad un manager che ha conquistato anche  l’America, con il marchio italiano  più famoso e popolare. Marchionne ha anche fatto molto per l’Abruzzo, se si pensa che l’export, nella nostra regione, è trainato principalemente dalla Sevel, la fabbrica che produce il furgone Ducato", ha detto Di Giuseppantonio.
 
"Marchionne - ha aggiunto l'ingegner Leggero - ha portato in giro per il mondo i tratti "forti e gentili" del suo Abruzzo che risiedono da sempre nelle straordinarie qualità della sua gente. Penso alla tenacia, al senso del lavoro, all’orgoglio di fare le cose e farle bene. Penso al rispetto tra le persone. E penso anche alla solidarietà e alla generosità nei momenti difficili. Queste qualità, ha spesso ricordato lo stesso Marchionne, hanno permesso agli abruzzesi di cambiare il volto della propria regione dopo le grandi difficoltà  del dopoguerra. Le stesse qualità - ha sottolinato - hanno guidato gli abruzzesi dopo il terremoto, quando hanno reagito con forza e  grande dignità, prendendo in mano il proprio destino e tornando a costruire il futuro. Caratteristiche che vedo tutti i giorni nella Sevel di Atessa, un fiore all’occhiello in termini di efficienza e produttività. Una realtà industriale che è riuscita a macinare un record dopo l’altro diventando il più grande stabilimento di veicoli commerciali in Europa".
 
Un omaggio, dunque, al manager nato a Chieti, da parte della propria terra d’origine. 
 
Linda Caravaggio
 
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