Fossacesia. Tre giorni di Giubileo con i padri passionisti
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Un’icona pellegrina fa memoria. E’ quella Giubilare Passionista, accolta nell’abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia (Ch), dove operano i padri passionisti che per l’occasione, hanno dato notizia della celebrazione del Giubileo, dal 2 al 4 ottobre scorsi.

Un’icona giubilare infatti sta pellegrinando per tutti i conventi nei 5 continenti in preparazione al Giubileo: circa 63 le nazioni e 350 le comunità ospitanti l’icona che ha dovuto fare i conti con il Covid-19. Il 22 novembre 1720 è la data di fondazione della Congregazione della Passione di Gesù Cristo. In quel giorno, il ventisettenne Paolo Danei, ha ricevuto l’abito di eremita ed ha iniziato un ritiro di 40 giorni nella cella della chiesa di San Carlo a Castellazzo (Al) durante il quale scrisse le regole della futura congregazione. Un tricentenario che i Passionisti celebrano con un Giubileo e un Anno dal 22 novembre 2020 al 1° gennaio 2022.

Il Giubileo coinvolge tutta l’ampia famiglia passionista, l’Istituto maschile e le 5 congregazioni femminili che si rifanno alla stessa spiritualità e molteplici motivi movimenti laicali. Non sono previsti grandi eventi esteriori. Infatti il consiglio generale ha deciso che il Giubileo sia un'occasione di rinnovamento interiore, di approfondimento e attualizzazione del carisma. Il superiore generale, Joakim Rego ha precisato: “Quando parliamo di "rinnovare la nostra missione" si tratta principalmente di "rinnovare noi stessi", perché il ‘chi siamo’ e il ‘che cosa facciamo’ sono interconnessi e interrelazionati. La nostra attività apostolica è una espressione della vita comunitaria”. L’unico grande evento esteriore sarà il Congresso internazionale, “La Sapienza della Croce in un mondo plurale” che si svolgerà all’Università Lateranense dal 21 al 24 novembre 2021. Le iniziative dei tre giorni  che si sono svolte nell’abbazia di San Giovanni in Venere sono state organizzate da padre Marcello Pallotta, superiore dei padri passionisti, custodi del complesso monastico. In giorni alterni, le funzioni religiose sono state presiedute dall’arcivescovo Chieti-Vasto Bruno Forte e da monsignor Domenico Scotti, vescovo emerito di Trivento.

Linda Caravaggio

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