E' sbarcata in Polonia ed è finita in quarantena. E' accaduto ad una universitaria, 22enne di Lanciano (Ch).
Il 25 febbraio scorso, Laura Sofia Silverj, si è recata con un volo aereo da Fiumicino a Cracovia. Dopo due giorni ha raggiunto Lublin, nella Polonia orientale, città di circa 350 mila abitanti per iniziare i cinque mesi del progetto Erasmus all’Università.
Anche in Polonia sono in vigore protocolli per arginare l’epidemia, ormai mondiale, del Coronavirus che in Italia, al momento, fa registrare migliaia di contagi e circa 40 decessi. Italia a richio, credono in altri Paesi. E così, accertata la provenienza della passeggera, sono scattate le misure precauzionali sanitarie. "Dopo poche ore dall’arrivo - racconta la studentessa - ho, infatti, ricevuto una mail con la quale mi si comunicava che per 14 giorni non potevo avere accesso all’università! Stesso provvedimento per gli asiatici". Lei è così finita in quarantena. "Ho dovuto inviare il mio biglietto aereo d’arrivo per far decorrere i giorni di isolamento". E fino a lunedì non potrà partecipare alle lezioni. "In questi primi giorni - racconta - il mio unico contatto universitario è stata la mia tutor, rigorosamente via posta elettronica".
La ragazza sogna la laurea in Scienza del Turismo, studia alla "Sapienza" a Roma e frequanta il terzo anno. Sintomi? Problemi? "Nessuno, non sono stata a contatto con soggetti contagiati o potenzialmente a rischio… Prima di imbarcarmi sono stata in Umbria".
Hai incontrato altri italiani a Lublin? "Sì, quindici giorni prima di me, ne sono arrivati altri due, di Trento: entrambi si sono sottoposti al test, oltretutto uno dei due aveva contratto l’influenza. Entrambi sono comunque risultati negativi".
"Per ora studio in camera e attendo il normale decorso richiesto dalle autorità. Però è paradossale la mia situazione. Perché qui nello studentato sto in camera con una coinquilina che ha libero accesso all’ateneo. Ed anch’io, se voglio, come mi è capitato, posso circolare fra mercati e vie del centro di Lublin".
Alessandro Di Matteo
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