Coronavirus. Lanciano. Ospedale Renzetti. 'Non solo Covid 19 ma anche amianto'

"Oltre a tutte le difficoltà che sono sorte dal dover affrontare l'emergenza Covid-19, a partire dalla cronica carenza di dispositivi di protezione individuale, nell'ospedale Renzetti di Lanciano (Ch) il personale è costretto a convivere con gravissime problematiche logistiche della struttura, tali da rendere potenzialmente pericolose non solo le aree in cui si interviene su pazienti positivi al virus. E' il caso del reparto Ostetricia/Ginecologia dove, a 10 anni dalla prima segnalazione, non è stato eseguito alcun intervento di bonifica dei pavimenti in cui si trova l'amianto, nonostante le lesioni riportate negli anni”.

Ad affermarlo è il vice presidente della Commissione regionale Sanità, il pentastellato Francesco Taglieri, che porta all'attenzione del Consiglio regionale il caso attraverso un'interpellanza. “Mi occupo da lunghissimo tempo della vicenda - dice -, ben prima di diventare consigliere regionale. Ho presentato anche un esposto in Procura al riguardo e trovo inaccettabile il fatto che ancora oggi sia presente amianto all'interno di alcuni reparti e, soprattutto, in un'area come quella di Ostetricia/Ginecologia, nido e sala parto".

"Fino a oggi - prosegue - si sono susseguiti interventi temporanei, che nulla hanno a che vedere con una bonifica reale della pavimentazione, che è ciò di cui l'ospedale ha urgente bisogno affinché non esistano ulteriori rischi per la salute di chi lo attraversa. Neppure l'intervento della Forestale, che ha rilevato nel lontano 2015 la presenza di amianto nella pavimentazione di diversi reparti, è servito a sbloccare una volta per tutte la situazione. Abbiamo assistito a una serie infinita di rimpalli vari, perdite di tempo, esposti e diffide, tra il Comune e la Asl Lanciano Vasto Chieti, senza che venisse assunta una soluzione definitiva. Neppure una sentenza del Consiglio di Stato, che ha chiarito i dubbi su chi dovesse eseguire i lavori, a tutt'oggi detta tempi certi alla bonifica. E oggi ne paghiamo le conseguenze perché, in piena emergenza Coronavirus, è molto più complicato creare corridoi dedicati ai pazienti Covid dal momento che anche altri punti della struttura non sono in sicurezza".

Si chiede alla Regione di dare "risposte su quando, una volta per tutte, la bonifica dell'amianto avverrà e sarà finalmente messa al sicuro la salute dei pazienti, ma rimane il fatto che la gestione caotica a cui stiamo assistendo adesso, e le nuove problematiche che nascono quotidianamente, tornano a evidenziare la necessità di un nuovo plesso nel territorio frentano. Troppo spesso questa zona dell'Abruzzo è stata presa d'assalto durante ogni campagna elettorale, con promesse altisonanti poi puntualmente smentite dai fatti. In alcune recenti dichiarazioni, il futuro direttore dell’azienda sanitaria regionale, Claudio D'Amario, ha espresso pubblicamente la disponibilità di 90 milioni da spendere subito per un nuovo ospedale. Chiunque riuscirà ad andare oltre gli slogan e a portare risultati concreti avrà il nostro plauso, ma ora vogliamo vedere i fatti", conclude Taglieri.

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