Tamponi rinofaringei nelle 96 strutture sociosanitarie residenziali pubbliche e private della provincia che, complessivamente, accolgono 2.562 ospiti, assistiti da 2.277 operatori.
Si tratta di centri per anziani e disabili, comunità per minori, donne in difficoltà e dipendenze patologiche; di realtà, anche riabilitative, nelle quali non è permesso ai visitatori esterni il contatto diretto con gli assistiti. L'iniziativa, della Asl Lanciano Vasto Chieti , ha preso il via oggi e dà seguito alle ordinanze regionali in materia, alle sollecitazioni dei sindaci e della Federazione nazionale ordine professioni infermieristiche.
Il cronoprogramma, in questa prima fase, prevede che gli operatori del 118 eseguano su ogni soggetto il tampone e il prelievo di sangue per il test sierologico. Le prime strutture interessate sono il Centro per anziani di Atessa; Villa Aurora ad Altino; la Rsa pubblica e la Casa famiglia Domus Mea a Casoli; a Palombaro la Casa Famiglia "Il sollievo" e l'albergo Di Giuseppe. Domani sarà la volta di Chieti, con le prime sette residenze ovvero Villa Maria, Suore Compassioniste, Cassiopea Anziani, Struttura Comunitaria Iris, Casa famiglia Nonna Anna, Fondazione Figlie dell'Amore, Santa Camilla Villa Pini.
"I controlli - si legge in una nota dell'Asl - vengono richiesti dalla struttura alla Asl, che provvede a inserire i dati sui sistemi "Gestione Covid-19 (Sm rt Test)", attivati nelle scorse settimane. Il personale del 118 valida la richiesta e fissa la data dell'esecuzione del prelievo, inviato poi ai laboratori regionali per la refertazione in 48 ore. Il sistema gestionale notificherà l'esito direttamente al Dipartimento di Prevenzione della Asl che provvederà ad adottare le misure necessarie, compresa, in caso di positività, la messa in sicurezza del posto e l'attivazione della sorveglianza anche dei contatti stretti". In alcuni centri, durante la fase del lockdown, ci sono stati diversi decessi.
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