Coronavirus. Asl Lanciano Vasto Chieti: ecco la riorganizzazione degli ospedali
GUARDA LE FOTO

Cambia la mappa degli ospedali Covid-19 in provincia di Chieti. Il tema è stato discusso questa mattina nel corso dell'incontro del direttore generale della Asl, Thomas Schael, con il Comitato ristretto dei sindaci, riunito via Skype. Hanno partecipato il presidente Umberto Di Primio , i sindaci  Mario Pupillo, Francesco Menna Sindaco e Massimo Tiberini, rispettivamente primi cittadini di Chieti, Lanciano, Vasto e #Casoli.

Alla luce di valutazioni di tipo organizzativo, è stato stabilito che non saranno Covid hospital Vasto e Lanciano, mentre Ortona e Atessa accoglieranno casi diversi a seconda della complessità. Resta l'hub di #Chieti, dove andranno i malati più critici.

La variazione - dice la Asl in una nota - si è resa necessaria a seguito di una verifica fatta sul campo e che ha suggerito altre soluzioni, più idonee a garantire assistenza con le risorse a disposizione. E' caduta, dunque, su #Ortona la scelta di accogliere pazienti Covid-19 in virtù delle professionalità già presenti, compresi anestesisti e rianimatori in grado di garantire assistenza ventilatoria invasiva o di supporto ai malati che dovessero averne bisogno. Senza trascurare la stretta connessione del "Bernabeo" con l'ospedale di Chieti, essendone uno "stabilimento di produzione", con cui la condivisione di pratiche e personale è già una realtà.

Ad #Atessa, invece, in quanto ospedale di prossimità potranno andare i casi con pochi sintomi, sempre tenendo aperta la possibilità di intensificare il livello assistenziale attivando un’area sub intensiva e la Rianimazione dopo che il personale sarà stato adeguatamente formato e affiancato da altre unità. Ieri (vedi foto) Shael è stato in visita al "San Camillo de Lellis" di Atessa, dove ad attenderlo c'era anche il sindaco Giulio Borrelli che, sul proprio profilo Facebook scrive: "La decisione della Asl è di trasformare, per il periodo dell’emergenza e considerato l'aggravarsi dell'epidemia, il nostro presidio in un Covid19 hospital. Il “San Camillo de Lellis” dovrebbe accogliere 120 pazienti, divisi in tre sezioni: ricoverati in via di guarigione, malati in terapia subintensiva, e 12 letti di Rianimazione per i casi più gravi. Abbiamo chiesto, a questo punto, una serie di garanzie, anche sulla base delle precise richieste di tutti i gruppi, di maggioranza e di minoranza, del nostro Consiglio comunale.

Intanto al "San Camillo" proseguono i lavori di adeguamento e creazione dei filtri che permettano al personale ingresso e uscita in sicurezza. Infine Vasto - evidenzia la Asl - non può essere identificato esclusivamente come Covid hospital poiché eroga funzioni di Dea di I livello in una zona di confine, con prestazioni rientranti tra quelle tempo-dipendenti.

Le nuove indicazioni sono state formalmente comunicate alla Regione #Abruzzo.

@RIPRODUZIONE VIETATA

 

totale visualizzazioni: 2203

Condividi l'Articolo