Centro sportivo 'Le Gemelle' a Lanciano. Stipendi, assenza di manutenzione, personale decimato: collaboratori e istruttori incrociano le braccia

Finora hanno operato con abnegazione, portando avanti le attività, nonostante i problemi e le difficoltà economiche. Ma adesso hanno deciso di... incrociare le braccia. "In qualità di collaboratori del centro sportivo "Le Gemelle 2.0" comunichiamo all’amministratore unico, Vincenzo Serraiocco, la nostra intenzione di sospendere tutte le attività": così, questo pomeriggio, in una nota, i lavoratori del complesso sportivo di via D'Annunzio a Lanciano (Ch), che chiedono "stipendi arretrati e certezze per il futuro". La struttura in questi giorni ha subito diversi stop: è rimasta chiusa, soprattutto per il mancato pagamento di luce e gas, con conseguenti sigilli ai contatori. Ora le bollette sono state saldate e, riscaldati ambienti e piscine e ripristinate le caldaie, il centro oggi ha riaperto.  Ma istruttori e collaboratori sono fermi. 

Le motivazioni? E' presto detto. "A seguito di riunione con il sindaco tenutasi il 27 marzo scorso - fanno sapere -  riscontriamo che ad oggi gli stipendi di gennaio non sono stati ancora accreditati a tutto il personale.  Non si hanno notizie della regolarizzazione delle mensilità relative a febbraio e a marzo.  C'è l’impossibilità di reperire assistenti bagnanti, il che provoca il divieto di balneazione".  Viene denunciata poi "la continua e totale assenza di comunicazione tra l’amministratore ed i suoi collaboratori e la decimazione del personale (oltre 12 elementi già dimessi)".  C'è "l’altalenante erogazione delle utenze (elettrica e metanifera)" e c'è "la mancanza totale di manutenzione, fondamentale per un impianto che si approvvigiona di prodotti chimici e che necessita di continui interventi, specialmente sulla sicurezza". Pertanto - è la conclusione - "ci vediamo costretti ad astenerci dall’attività lavorativa, fino alla completa risoluzione della vicenda".

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