Si è dimesso ieri il consiglio di amminsitrazione di Ama, l'azienda che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a Roma. La decisione è stata presa a poco più di 100 giorni dall'insediamento (era il 19 giugno). All'origine della decisione del Cda - presieduto da Luisa Melara, Ad Paolo Longoni e consigliere Massimo Ranieri, di Lanciano (Ch) - lo scontro con il Campidoglio sui 18 milioni di crediti vantati sui servizi cimiteriali già al centro delle dimissioni dell'ex Cda presieduto da Lorenzo Bagnacani.
Si tratta del quinto cambio in tre anni della governance dell'azienda. All'origine delle dimissioni del Cda, lo scontro col Campidoglio sui 18 milioni di crediti vantati sui servizi cimiteriali già al centro delle dimissioni dell'ex consiglio di amministrazione presieduto da Lorenzo Bagnacani.
"Se Raggi dice di essere stata lasciata sola, allora noi siamo stati abbandonati. Sono deluso e arrabbiato; se il piano per Ama era un altro ce lo potevano dire subito. Il problema dei rifiuti non si gestisce con l'ideologia ma servono azioni concrete", tuona Ranieri. "Nonostante non ci sia stata alcuna collaborazione da parte del Comune - ha aggiunto - abbiamo continuato a lavorare. Vanno avanti le procedure per l'apertura dei due compostaggi. Avrei dovuto vedere in V Municipio i cittadini perché con il presidente Giovanni Boccuzzi ci eravamo impegnati a far partire il porta a porta da Natale, ma purtroppo è andata così. Tutto questo avviene sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori di Ama".
"Non si gestisce il problema dei rifiuti con l'ideologia", conclude Ranieri.
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