Ottocentomila euro finanziati per il 70 per cento dall’8 per mille e il restante 30, circa 240 mila, dalla Curia e dai cittadini, invitati ad aiutare nella spesa, ognuno secondo le proprie possibilità.
Sono questi i numeri dei lavori previsti nella chiesa Spirito Santo nel popoloso quartiere Santa Rita. E con la ruspa che ha buttato giù quello che era il piccolo anfiteatro della chiesa si è dato il via all’intervento di manutenzione straordinaria dell’aula liturgica, adeguamento e ampliamento del complesso parrocchiale. Non poteva mancare la benedizione dell’arcivescovo della diocesi Lanciano-Ortona Emidio Cipollone. “E’ un giorno di festa e di gioia per la comunità e per la diocesi vista l’importanza anche numerica della parrocchia che è l’anima di un quartiere con oltre 9 mila abitanti. Si tratta di un complesso che riunisce bimbi, ragazzi, famiglie che potranno godere di locali nuovi, come la cappella feriale e di altri ristrutturati. Cappella che serve per annunciare la parola di vita, condividere i sacramenti e avvicinare la comunità”.
Anche per gli abitanti del quartiere e non solo per quanti abitualmente frequentano la parrocchia, sono lavori importanti che restituiscono un luogo di culto riqualificato ma anche un luogo in grado di accogliere incontri e iniziative. A illustrare il progetto gli architetti Carmine Coppa e Nicola Di Biase e gli ingegneri Angelo Alimonti e Vincenzo Mammarella, quest’ultimo della ditta Ies Mammarella di Vacri incaricata degli interventi. “Interverremo sulla zona dell’anfiteatro dove realizzeremo la cappella feriale da usare tutti i giorni, poi aule per le attività parrocchiali e al piano superiore la casa canonica - spiega Coppa -. E’ un progetto dove la luce gioca un ruolo particolare nel favorire anche la meditazione”. L’architetto Di Biase puntualizza in merito ai lavori previsti sulla chiesa attuale “si interverrà sul tetto rifacendo l’impermeabilizzazione perché ci sono infiltrazioni ma non useremo ponteggi interni quindi resterà accessibile. Saranno abbattute le barriere architettoniche sistemando un ascensore che collegherà le varie zone e montato un impianto ad aria. I nuovi spazi interessano 1200metricubi per la casa canonica e 400metricubi per la sagrestia”. Gli interventi richiederanno un anno e mezzo di tempo e si lavorerà contemporaneamente su nuove costruzioni e sul tetto.
“Le attività della parrocchia non subiranno variazioni né interruzioni”, sottolineano il parroco don Nicola Giampietro, con don Domenico Di Salvatorel, direttore dell’ufficio per i Beni culturali e l’edilizia di culto della diocesi, mentre l’ingegnere Angelo Di Monte tecnico della Curia ribadisce che “non ci saranno tendoni, cercheremo di concentrare e distribuire le varie attività”.
“E’ un progetto cullato da anni – conclude il vescovo – che prevede anche una parte artistica con opere dedicate a Santa Rita, alla Madonna e a San Tommaso perché anche le opere d’arte annunciano la bellezza di Dio".
PINA DE FELICE
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