Abruzzo. 'I Comuni sono senza segretario': allarme dell'Anci regionale

Il 79% dei Comuni abruzzesi non ha il segretario comunale. La denuncia è di Gianguido D’Alberto, presidente dell’Anci regionale: "In Abruzzo profonde criticità presenta la copertura delle sedi di classe 'quarta’ - dice - in quanto su un totale di 132 sedi, ben 105 risultano vacanti".

Si tratta dei Comuni con meno di 3mila abitanti che sono 220 su 305. Per sedi - viene sottolineato - "non si intende il singolo comune poiché molti sono associati in convenzionamento”. E dunque si tratta così di una “drammatica situazione di carenza di segretari comunali”.

In una situazione di emergenza "su iniziativa delle Anci regionali, il presidente nazionale, Antonio Decaro, con il presidente di Upi, Michele De Pascale, ha scritto al ministro dell'Interno, Lamorgese, per chiedere la tempestiva convocazione di un incontro per affrontarela questione con misure risolutive e straordinarie".

"La situazione - aggiung D'Alberto - è sicuramente conseguenza del notevole lasso di tempo trascorso dall'ultimo bando nazionale di concorso per 224 segretari comunali, indetto nel 2017, che si trova ancora nella fase preselettiva e la conclusione per l'immissione in servizio ha ancora 2 anni di tempi tecnici. Nonostante la disponibilità dei segretari iscritti all'albo, in Abruzzo per assicurare il funzionamento di tutte le sedi vacanti della regione, con incarichi di reggenza a scavalco da parte dei segretari titolari di sede, la situazione è arrivata ad un punto limite che chiediamo vada risolta individuando misure urgenti, di carattere interpretativo o, se necessario, di carattere normativo". Insomma bisogna darsi una mossa perché gli enti sono in sofferenza!

In questo clima di incertezza "in  Abruzzo  c'è un'ulteriore richiesta che rivolgiamo al Governo – conclude D’Alberto -: insieme alle altre regioni del sisma 2016 chiediamo che si consenta ai Comuni del cratere che si trovassero nella condizione di scopertura di procedere ad una riclassificazione temporanea della sede di segreteria ad una classe demografica superiore e, ove persistesse la carenza, di consentire che i vice-segretari possano mantenere incarico finché non sarà determinata la copertura della sede". 

Alessandro Di Matteo

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