Primato nazionale per l’Abruzzo sotto il profilo del rapporto pizzerie/abitanti, con un'attività ogni 267 residenti. Scelta da quasi tre quarti dei consumatori, la pizza viene celebrata oggi in una giornata mondiale; è ormai è il prodotto enogastronomico tra i più rappresentativi del “made in Italy”, il comparto è patrimonio dell'Unesco e ha raggiunto un fatturato annuale di 15 miliardi.
Per il rapporto pizzerie/abitanti, dopo l’Abruzzo, c’è la Sardegna (un'attività ogni 273 abitanti), a seguire Calabria (285), Molise (307) e Campania (335). Al consumo, la quasi totalità delle pizze tonde "da piatto»" costa tra cinque e dieci euro, il 55% tra cinque e sette euro, il 37% tra sette e dieci euro. Sotto i cinque euro costa il 4% delle pizze. Il 4% vale la fetta di mercato delle pizze oltre i dieci euro. La tonda raccoglie il 93,9% delle preferenze, seguita da pizza romana (3,1%) e pizza a metro (3%).
Vengono sfornate circa otto milioni di pizze al giorno, quasi tre miliardi in un anno. Dal report economico della Confederazione emerge nello specifico che tra il 2015 e quest'anno le imprese con attività di pizzeria sono cresciute da 125.300 a 127 mila (dati aggiornati al 31 marzo scorso). Le attività con somministrazione sono oltre 76 mila (di cui quasi 40 mila ristoranti-pizzeria e più di 36 mila bar-pizzeria), oltre 36mila le attività senza somministrazione (15 mila rosticcerie-pizzeria, 14 mila pizzerie da asporto e il resto gastronomia-pizzeria). Oltre 14 mila, infine, le panetterie che offrono tra i loro prodotti anche la pizza. A livello regionale è la Campania a farla da padrona in termini assoluti, con il 16% delle attività. Seguono, nell'ordine, Sicilia (13%), Lazio (12%), Lombardia e Puglia (10%).
La pizza tradizionale - marinara, margherita, napoletana e capricciosa - batte la gourmet e mette in fila le speciali e quelle con gusti “fai-da-te”. Le tendenze enogastronomiche ed economiche di mercato sono state rilevate dalla Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (Cna).
Il comparto della pizza registra un fatturato annuale di 15 miliardi e un movimento economico superiore ai 30 miliardi. Le imprese del settore coinvolte sono centotrentamila. Gli addetti a tempo pieno centomila che diventano 200 mila nei fine settimana.
Alessandro Di Matteo
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