“Dal fatturato alla penetrazione sui mercati, il bilancio aziendale 2022/2023 della nostra cooperativa, con i suoi 500 soci conferitori, ha fatto registrare incrementi su tutti i fronti, nonostante, causa peronospora, le preoccupazioni per la riduzione del raccolto 2023 che abbiamo cercato di fronteggiare da subito, per esempio, con l’ottimizzazione dei costi di trasferimento e produzione". 

Così il direttore di Cantina Frentana, di Rocca San Giovanni (Ch), Felice Di Biase, tracciando un bilancio di fine anno in cui ha evidenziato "l’aumento di un +8% dei ricavi dell’imbottigliato cresciuto rispetto al bilancio precedente e passato da 4.033.354 euro a 4.344.995 euro con un incremento di + 803.816 euro. La liquidazione totale della vendemmia 2022 ammonta a 8.347.113 euro, la seconda cifra in assoluto più alta elargita dalla Cantina Frentana negli ultimi venti anni, con una diminuzione del 15% che passa da 43,57 euro a 37,16 euro a quintale". I conferimenti nel 2022 rispetto al 2021 sono stati pressoché stabili, con un lieve incremento del + 1% consolidandosi oltre i 224.000 quintali di uve conferite. Sempre sul tema dei numeri, sono stati imbottigliati, nel bilancio 2022/2023, circa 15.971 ettolitri di vino a marchio: pari a 1.001.973 bottiglie e 149.723 bag in box.

"Un tempo considerate centri di grandi produzioni in termini di soli numeri per vini di basso prezzo e qualità, oggi – ha detto ancora Di Biase - sono tante le cooperative del vino diventate capaci di esprimere prodotti di buona qualità da consumo quotidiano ma anche assolute eccellenze. Ecco allora che fra le strategie da mettere in campo c’è da perseguire un’azione unitaria e coordinata sul fronte della sostenibilità e del lavoro di squadra per far conoscere vini e territorio e guardando ai mercati esteri”. Sono trascorsi 62 anni dall'inaugurazione della cantina, fondata nel 1958, ma pienamente operativa nel 1961, e Frentana, "che continua a coltivare un legame forte con il territorio, si è affermata come realtà solida e moderna, apprezzata nei mercati nazionali e internazionali con vini a cui sono riconosciuti qualità e giusto prezzo".

Cantina Frentana ha inoltre ottenuto la certificazione di sostenibilità Equalitas che investe tutti i livelli della filiera del vino dell’azienda, a partire dalle dinamiche produttive che interessano tutti gli attori (in primis i soci agricoltori), per arrivare al prodotto e all’attenzione per il territorio. Inoltre Frentana si è dotata di un Codice Etico che impegna l’azienda a perseguire principi quali il rispetto per la persona, la trasparenza, l’identità delle produzioni, il legame con il territorio di appartenenza.

“Da sessantacinque anni, Cantina Frentana coltiva il valore della cooperazione su più larga scala e guarda alle persone e al territorio come risorsa imprescindibile – ha spiegato il presidente di Frentana Carlo Romanelli –. Anche per questo negli ultimi anni abbiamo avviato questo percorso per la certificazione di sostenibilità, che nel marchio riassume un progetto integrato che si basa su tre pilastri, quello sociale, quello ambientale e quello economico, ben coscienti che lo standard raggiunto va mantenuto ed accresciuto". Sul tema, va ricordato Frentana è stata in passato la prima cantina cooperativa in Abruzzo a dotarsi dei certificati verdi per l'approvvigionamento di energia pulita, tanto che gli stabilimenti produttivi di Rocca San Giovanni e Fossacesia utilizzano al 100% energia prodotta da fonti rinnovabili. Con il presidente Romanelli e il direttore Di Biase, a tirare le somme anche il direttore tecnico Gianni Pasquale, il consulente e agronomo Maurizio Gily e Fabio Piccoli, giornalista esperto di economia e marketing.

A livello di enoturismo la Cantina ha registrato 2.500 presenze. 15 dic. 2023

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Servizio di SERENA GIANNICO e MASSIMILIANO BRUTTI

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