E’ una lunga storia di vini quella che Cantina Frentana ha raccontato nell’anno che sta per chiudersi. L’azienda cooperativa di Rocca San Giovanni (Ch) ha festeggiato nel 2018 i 60 anni dalla fondazione con una serie di iniziative che hanno visto da un lato la partecipazione alle più importanti fiere di settore e dall’altro coinvolto i circa 400 soci. Tra le sfide avviate anche il fitto di ramo d’azienda di Cantina Sangro di Fossacesia (Ch) che porterà all’aggregazione delle due realtà produttive del territorio in un grande progetto di sviluppo vitivinicolo.
Un compleanno tanto più importante, se si raccontano i traguardi raggiunti leggendo i risultati di bilancio che ha fatto registrare, un incremento positivo su tutti i fronti, dal fatturato, alla penetrazione dei mercati della grande famiglia cooperativa.
Alcuni dati: il valore della produzione totale è pari a € 11.364.422,88, mentre il fatturato in bottiglia è cresciuto di un + 8% rispetto al bilancio precedente superando il milione di bottiglie e i tre milioni euro di fatturato (€ 3.066.787).
Dato positivo anche sul fronte conferimenti. La liquidazione totale della vendemmia 2017 ammonta ad € 7.369.654, la cifra, in assoluto, più alta elargita dalla Cantina ai soci negli ultimi venti anni.
L’anno che si chiude vede, inoltre, Cantina Frentana consolidare le nuove sfide avviate già nel 2017 con l’ingresso nella prestigiosa Wine-Net, Italian Co-Op Excellence che promuove l’eccellenza della cooperazione vitivinicola italiana. A far par parte della rete, sei autorevoli cooperative italiane (Cantina Valpolicella Negrar, Cantina Produttori di Valdobbiadene – Val D’Oca, Cantina Pertinace, Cantina Cooperativa Vignaioli del Morellino di Scansano, Cva Canicatti, oltre all’azienda di Rocca San Giovanni), che rappresentano 5 regioni italiane (Veneto, Piemonte, Toscana, Abruzzo e Sicilia) ed esprimono un valore complessivo della produzione superiore a 200milioni di euro, con oltre 27 milioni di bottiglie e più di quattromila ettari di vigneti.
“Wine-Net, Italian Co-Op Excellence rappresenta un nuovo entusiasmante modello di rete d’impresa, fondato su un lavoro di coordinamento tra aziende complementari su cui Cantina Frentana intende scommettere – spiega direttore Felice Di Biase in un incontro stampa tenuto alla Torre Vinaria – . Proporsi sui mercati internazionali come sistema di cooperative del territorio Italia può essere importante. Per il 2019 è stato già definito il programma commerciale che prevede la presenza comune in fiere internazionali con l’obiettivo di condividere e mettere in circolo le esperienze così da affrontare uniti nuovi ed interessanti mercati dal Vietnam, alla Cina, a Cuba, all’Africa”.
"In un mercato concorrenziale come quello del vino, porre l’attenzione alla sostenibilità e alla salvaguardare del territorio diventa strategicamente importante – spiega, dal canto suo, l’agronomo e consulente Maurizio Gily -, un tema che è da sempre nelle corde di Cantina Frentana. Proprio lavorando alla redazione del volume “Cantina Frentana, una storia di vini abbiamo rintracciato questa vocazione alla tutela ambientale sin dalle battaglie, negli anni Settanta, contro l’insediamento della raffineria di petrolio Sangro Chimica. Si delineava, insomma, già da allora la forte coscienza ambientale del territorio che esigeva uno sviluppo ecocompatibile”.
Il 2018 si chiude con un nuovo nato in cantina: il Montepulciano d’Abruzzo 60, il rosso per eccellenza pensato per festeggiare i 60 anni di Cantina Frentana e i 50 anni del riconoscimento della Dop Montepulciano d’Abruzzo realizzato sotto la guida del direttore tecnico ed enologo dal 1995, Gianni Pasquale.
“Continueranno anche nel 2019 gli incontri dedicati alla formazione dei soci che riteniamo importantissimi – ha concluso Carlo Romanelli, presidente di Frentana dal 1995 – con la rassegna “Le stelle della cooperazione”, meeting tematici con i protagonisti della cooperazione italiana”.
Tra le novità di quest'anno anche il varo del nuovo logo aziendale e la recente pubblicazione “Cantina Frentana, una storia di vini” (uscita a novembre 2018) che racconta, con documenti, immagini, accurate ricerche d’archivio e testimonianze dalle cronache dell’epoca, i sessant’anni di attività dell’impresa cooperativa (dalla fondazione della Cantina, alla costruzione della Torre Vinaria e al suo più recente restauro, passando per l’attenzione alla sostenibilità ai numerosi progetti come quello dedicato alla Paleovite d’Abruzzo, fino alla produzione vinicola e alla crescita sui mercati). Versatile e maneggevole, il testo. Coordinato e scritto da Silvino D’Ercole e Maurizio Gily, contiene un’introduzione di Giuseppe Mauro, ordinario di Politica economica all’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara.
06 dicembre 2018
@RIPRODUZIONE VIETATA