La Cantina Frentana conferma la propria vocazione di azienda legata al territorio, abbraccia formalmente Cantina Sangro e, dopo quattro anni di collaborazione, sigla nel 2021 la fusione per incorporazione di due grandi realtà vitivinicole della provincia di Chieti.

E' il primo dei tratti distintivi di un anno da ricordare nella storia sessantennale dell’azienda cooperativa di Rocca San Giovanni (Ch) che traccia un bilancio a tutto tondo degli ultimi dodici mesi di attività.

Unite per essere più forti sui mercati e per continuare a coltivare i valori della cooperazione su più larga scala, Cantina Frentana e Cantina Sangro rappresentano oggi una nuova, unica e rilevante realtà vitivinicola composta da oltre 500 soci, che può contare su oltre mille ettari di vigneti e lavora in due attrezzati stabilimenti produttivi.

A raccontare un’annata enologica complessa e a presentare in anteprima la nuova linea di vini che Frentana porterà al Vinitaly 2022, sono il direttore tecnico ed enologo dal 1995 Gianni Pasquale e l’agronomo Maurizio Piucci. Anche questa vendemmia, come la scorsa, è da annoverare tra le annate a cinque stelle, oltre che la più abbondante della storia sessantennale di Frentana. La qualità delle uve è stata da ottima a eccellente. La produzione per ettaro è stata piuttosto contenuta per via della siccità, ma, ciònonostante, con quasi 223.000 del 2021 quintali la Cantina ha toccato il suo massimo storico dalla sua fondazione per quantità di uve lavorate.

“L’agricoltura è chiamata a migliorare ulteriormente i suoi standard di sicurezza e di compatibilità con l’ambiente. Ridurre l’impiego dei fitofarmaci è senza dubbio una parte importante di questo impegno. E non riguarda solo le molecole di sintesi, ma anche alcuni prodotti usati nel biologico, come il rame, che, in quanto metallo pesante, un impatto sull’ambiente ce l’ha, visto che non viene degradato. Per rispondere a questa esigenza – spiega l’agronomo e consulente di Frentana Maurizio Gily – una via è senza dubbio la genetica: disporre di piante più resistenti alle malattie. Le tecniche più avanzate di ingegneria genetica al momento non sono ammesse, rimane quindi l’incrocio tradizionale: impollinazione, semina, selezione. Ed è per questa via, incrociando varietà di vite europea con altre specie di vite, americane e asiatiche, che si sono ottenute diverse nuove varietà, simili a quelle europee di partenza ma portatrici di geni di resistenza ai funghi, donati dalle specie extraeuropee. L’Italia ha iscritto una trentina di queste nuove varietà da vino al suo registro nazionale. La regione Abruzzo ne ha autorizzate al momento, quattro: due per vini rossi, Cabernet Volos e Merlot Kanthus, e due per vini bianchi, Soreli e Sauvignon Kretos. Su quest’ultimo vitigno la Cantina Frentana ha avviato una sperimentazione in collaborazione con alcuni soci. Con l’ultima vendemmia si è fatta la prima raccolta di uve di Sauvignn Kretos, vinificate a parte per valutarne il potenziale enologico". 

Tra i tanti riconoscimenti che hanno segnato il 2021 c'è quello attribuito al rosato igt "Vallevò Costa dei Trabocchi" che la prestigiosa rivista americana Wine Enthusiast ha annoverato tra i 100 migliori vini al mondo per rapporto qualità/prezzo. Ovvero, vini di eccellenza con un limite massimo di prezzo di 15 dollari a bottiglia sul mercato americano.

A raccontare, nel nuovo spot, i valori dell’azienda cooperativa è Adua Villa sommelier, scrittrice, narratrice digitale e fondatrice di Globetrotter Gourmet. 

Interviste a Felice Di Biase, direttore Cantina Frentana, Adua Villa, sommelier, Carlo Romanelli, presidente Cantina Frentana. Servizio di Stanislao Liberatore e Massimiliano Brutti. 24 dic.'21

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