Racconta un mondo di tradizioni, di storie e di costumi capace di guardare a una gastronomia autentica, non contaminata dal tempo e dalle mode, la cucina che affonda le radici nella civiltà contadina e nella cultura popolare.

Si chiama proprio “Cucina popolare frentana” il progetto siglato da Gal Maiella Verde e da Slow Food Lanciano che sta riscuotendo notevoli e meritati consensi tanto che il secondo anno di programmazione si è concluso con una interessante vetrina virtuale con video interviste ai partecipanti del progetto.

A questa rassegna di volti e voci si unisce una raccolta che documenta, attraverso quattordici piatti della tradizione gastronomica locale, lo straordinario patrimonio culturale, economico e sociale del mondo rurale abruzzese.

E nella suggestiva sala della torre vinaria della Cantina Frentana a Rocca San Giovanni (Ch), sempre pronta ad accogliere e ospitare eventi che valorizzano e promuovono il territorio, sono stati sottolineati gli aspetti salienti del progetto, i risultati ottenuti e gli obiettivi ancora da raggiungere. Non potevano mancare poi la degustazione di piatti preparati dalle sapienti mani degli osti e delle ristoratrici presenti. Una cucina che interpreta ed esprime tutte le sfumature e la ricchezza del nostro territorio. "C’è la voglia di riscoprire le tradizioni, di conoscere l’identità di un luogo anche attraverso i sapori", ha rimarcato Raffaele Cavallo di Slow Food Lanciano.

"Promuovere il territorio conquistando chi arriva soprattutto da fuori regione con i piatti della cucina popolare, un patrimonio da salvare e da tramandare": ne è convinto Carlo Ricci ideatore dell’intero progetto e a cui sta molto a cuore la costruzione di un percorso nuovo in grado di stimolare curiosità e sensibilità in un processo che porti alla conoscenza delle produzioni locali e degli operatori. Il progetto vedrà nel corso del 2024 una nuova attività di promozione “Le lezioni di cucina popolare”, in fondo non è mai troppo tardi per imparare a cucinare. I laboratori sono 12 e si svolgeranno negli agriturismi e nelle trattorie che aderiscono al progetto.

Si comincia il 9 aprile con Le Vrache del mulo della trattoria Dal Pagano di Palombaro. Seguono: i Maccheroni alla chitarra dell’agriturismo Za Culett di Rocca San Giovanni (23 aprile), il Coniglio sotto il coppo e i Frascarill dell’agriturismo Caniloro di Lanciano (7 maggio), le Sagne a pezzi della taverna Cuore Rosso di Altino (21 maggio), l’Agnello cac’ e ove dell’agriturismo il Vecchio Moro di Torricella Peligna (4 giugno), la Papera al sugo dell’agriturismo Travaglini di Casoli (25 giugno), le Ciammaiche dell’agriturismo Il Grappolo d’oro di Lanciano (3 settembre), i Turcinelli al forno della trattoria lo Shangrillà di Borrello (23 settembre), le Pallotte cac’ e ove dell’agriturismo Colle Tripio di Guardiagrele (15 ottobre), la Pizz e foje dell’agriturismo La Brocca di San Martino sulla Marruccina (12 novembre), la Spadellata di ventricina della Fattoria dell’Uliveto di Scerni (26 novembre) e il Cif e ciaf dell’agriturismo Aia Verde di Pizzoferrato (3 dicembre). Il contributo di partecipazione è di 10 euro con prenotazione in struttura. 22 mar. '24

Servizio di PINA DE FELICE, SERENA GIANNICO e MARIANO PELLICCIARO

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