Ora c'è l’associazione Giovani Viticoltori Abruzzesi. Gli imprenditori di settore, che già da qualche settimana hanno fatto germogliare il sodalizio, sono originari di diversi comuni d’Abruzzo e si sono riuniti all’Aurum di Pescara l’11 gennaio per la loro presentazione.
Il presidente è Andrea Centanni di Orsogna (Ch); il vicepresidente Fabrizio Di Clerico di Ortona (Ch); il segretario Alessio Soldato di Vacri (Ch) e il consigliere Giovanni Marini di Tollo (Ch).
Ecco i nomi dei Giovani viticoltori che vogliono con tutte le loro forze aiutare il comparto vitivinicolo regionale, dotandolo nuovamente della forza che aveva un tempo attraverso, è il caso di dirlo, linfa nuova.
Le idee alla radice del progetto sono chiare e tutte esposte nel documento di presentazione: “L’associazione ha all’oggetto sociale il benessere psicofisico ed economico dei viticoltori; la difesa dell’antica cultura enoica abruzzese in crisi di vocazioni imprenditoriali e del patrimonio vitivinicolo regionale, la sostenibilità economica delle aziende viticole in uno scenario di aumento dei costi di gestione, il trasferimento di know-how agli imprenditori e agli addetti per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. Inoltre l’associazione GVA si impegnerà nella promozione di sistemi e di politiche di tutela dalle calamità naturali e nella mitigazione dei rischi aziendali, anche alla luce dei gravissimi danni economici alle colture viticole, causate quest’anno dal fungo della peronospora (Plasmopara viticola). A conferma di ciò in Abruzzo, secondo quanto confermato dalla Regione, ci sono 210 milioni di euro di danni alla sola produzione viticola, cui vanno aggiunti i danni dell'intero indotto”.
L’associazione inoltre ci tiene a specificare che "è autonoma, libera da appartenenze partitiche nonché da vincoli con associazioni di categoria". Intende "collaborare con tutti gli enti regionali, le cooperative, le associazioni di categoria, il Consorzio Tutela vini, il Daq, l'alleanza delle cooperative e tutti i soggetti interessati, essendo il settore vitivinicolo custode dell’assetto territoriale e del prezioso aspetto paesaggistico di gran parte dell'Abruzzo".
"Pur non denigrando per il loro operato le associazioni di categoria esistenti e le istituzioni competenti, - sottolinea. il mpresidente del Gva, Centanni - riteniamo che la situazione della vitivinicoltura abruzzese attuale sia sofferente e carente di risposte e di prospettive per i giovani. Un appello lo rivolgo al governatore Marsilio, all’assessore all’Agricoltura Imprudente ed al governo nazionale - conclude -: in Abruzzo bisogna trovare la strada legislativa per erogare i ristori direttamente ai produttori vitivinicoli a stretto giro, ovvero entro il primo semestre 2024. Quanto messo a disposizione finora è insufficiente, poiché dei 32.500 ettari attualmente vitati in Abruzzo, ritengo che almeno 20.000 ettari siano stati fortemente devastati da questo fungo".
Iscrizioni aperte a tutti, senza differenza di età come ricordato nel documento: “Ai viticoltori over 45 che ci hanno chiesto di aderire, abbiamo dato la possibilità di iscriversi come ‘soci sostenitori’.
Gva ha anche una pagina Facebook e Instagram. 12 gen. 2024
MARIANO PELLICCIARO
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