Montepulciano d'Abruzzo, 2020 positivo nonostante il Covid. L'elogio del New York Times

Nel 2020, in Italia, il Montepulciano d’Abruzzo è cresciuto rispetto al 2019. Dallo studio di valori e volumi di vendita nel canale della Grande distribuzione organizzata-Gdo, si rileva un +8% nelle vendite a valore, un +3,8% nelle vendite a volumi e un aumento nel prezzo medio (più del 4%).

Questi i dati diffusi dal Consorzio Tutela vini d’Abruzzo e rilevati dall'Osservatorio permanente curato da Wine Monitor Nomisma e voluto dal Consorzio nel 2019 per adeguare al meglio le strategie d'azione sui mercati.

Il report inoltre mette in luce che in Germania, una delle principali aree di esportazione, il Montepulciano registra una stabilità nella quota di mercato nonostante ci sia stata una generale diminuzione del consumo del vino italiano, confermandone quindi le notevoli potenzialità.

Dall'analisi invece dei dati del contrassegno di stato, introdotto a dicembre 2018 a garanzia del produttore e del consumatore, "si evince che nel 2020 il Montepulciano d’Abruzzo chiude con un +1%, con circa 804.000 ettolitri imbottigliati". Viene sottolineato che "nel primo trimestre i vini abruzzesi avevano registrato un +10% e, nonostante l'emergenza sanitaria e le ricadute economiche disastrose, grazie alla forza del Montepulciano d’Abruzzo, si è arrivati a fine anno addirittura con un segno positivo".

Intanto dal New York Times (la foto dell'articolo è del giornale americano) arriva l’elogio del rosso italiano, e in particolare del Montepulciano d'Abruzzo come "perfetto esempio" di "un buon, semplice vino da ogni giorno". "I buoni, semplici vini da tutti i giorni, del tipo che possono essere aperti senza cerimonie o permessi speciali, hanno un posto speciale nel mio cuore. Sono le bottiglie più care per gli amanti di vini", scrive l'enologo del quotidiano, Eric Asimov nella rubrica 'Wine School'.

Asimov aggiunge: "Negli anni Ottanta, quando cominciai ad occuparmi di vini, il Montepulciano non ispirava particolarmente: era pesante e poco interessante o, verso la fine del secolo, quercioso e dolciastro. Più di recente però un numero crescente di piccoli e seri produttori sono apparsi sulla scena e la qualità è diventata sempre migliore". L'enologo raccomanda tre etichette in particolare: Cirelli Montepulciano d’Abruzzo 2019, Tiberio Montepulciano d’Abruzzo 2017 e De Fermo Montepulciano d’Abruzzo Concrete 2018. "Bottiglie eccellenti fatte da produttori che lavorano semplicemente e senza artificio. Mostrano tutti il lato promettente del vitigno e del luogo".  22 genn. 2021

Iaia Fioretti

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