Lo scrittore Remo Rapino, di Lanciano (Ch) con 'Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio', edito da Minimum Fax di Roma, ha vinto la 58esima edizione del Premio Campiello. Lo scrittore ha avuto 92 voti sui 264 arrivati dalla Giuria popolare dei Trecento lettori anonimi.
Al secondo posto Sandro Frizziero con 'Sommersione' (Fazi), 58 voti; al terzo Ade Zeno con 'L'incanto del pesce luna' (Bollati Boringhieri), 44 voti; al quarto Francesco Guccini con 'Trallumescuro. Ballata per un paese al tramonto' (Giunti), 39 voti; al quinto Patrizia Cavalli con 'Con passi giapponesi' (Einaudi), 31 voti.
"Non me lo aspettavo - commenta nell'immediato Rapino -. Sono davvero felice, e anche Liborio lo è. Questo per me è stato come un viaggio, durante il quale ho conosciuto tanti amici e provato molti sentimenti". Rapino, 69 anni, è stato insegnante di filosofia nei licei. Ha pubblicato i racconti "Esercizi di ribellione" (Carabba 2012) e diverse raccolte di poesia, tra cui "La profezia di Kavafis" (Moby-dick 2003) e "Le biciclette alle case di ringhiera" (Tabula Fati 2017).
La cerimonia finale, condotta dalla giornalista Cristina Parodi, si è aperta ricordando Philippe Daverio attraverso l'omaggio del presidente de La Fondazione Il Campiello Enrico Carraro e della Giuria dei Letterati: "Senza di lui la Giuria del Premio Campiello non sarà più la stessa. Al dolore della perdita si affianca il vivo ricordo della sua presenza, durante riunioni di giuria che diventavano anche incontri tra amici, in quello che lui definiva scherzosamente 'il circolo Pickwick'. L'ironia, l'autoironia, la leggerezza, l'umorismo, il gusto dell'aneddoto, il Witz instancabile, la curiosità intellettuale, la rarità di un personaggio pubblico che coincideva a tutti gli effetti con la persona privata, senza schermi e infingimenti: sono tutti doni che porteremo con noi e che colpivano chiunque avesse la fortuna di conoscerlo".
Michela Panichi si è aggiudicata il "Campiello Giovani 2020" con il racconto "Meduse". Premio alla carriera, invece, ad Alessandro Baricco.
La Giuria dei Trecento lettori anonimi era così composta: 51,3% donne e 48,7% maschi, 20 casalinghe, 35 imprenditori, 102 lavoratori dipendenti, 88 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 30 pensionati, 25 studenti. (LEGGI ANCHE)
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