Da Donato a... Donato. E' ufficiale: Di Fonzo presidente di Lancianofiera. Di oggi la nomina

Dopo il marasma delle polemiche, arriva l'ufficialità. Donato Di Fonzo sarà il prossimo presidente del Consorzio Fiera di Lanciano (Ch). 

E' stato scelto dal sindaco di Lanciano (Ch), Filippo Paolini, "quale componente del Consiglio di amministrazione di LancianoFiera- Polo fieristico d'Abruzzo", dopo le dimissioni del presidente Donato Amedeo Di Campli, della Lega, che, il 9 novembre scorso, ha lasciato l'incarico e il Cda, dove si trovava dal 10 ottobre 2022, giorno dell'insediamento, per candidarsi alle elezioni regionali del prossimo marzo.

A Paolini è toccato designare il nuovo membro del Cda e la scelta è ricaduta su Di Fonzo, che ha già in passato ha diretto l'ente. Il decreto di nomina è di oggi (VEDI DOCUMENTO ALLEGATO IN BASSO).

Il nome di Di Fonzo è stato partorito da Fratelli d'Italia. Si chiude così una vicenda che per settimane è stata costellata di scontri a livello politico. Le critiche più feroci sono arrivate dall'avvocato Marco Di Domenico.

"Di Fonzo - spiega Paolini ad Abruzzolive.tv - mi sembra la persona più adatta: è stato consigliere e presidente dell'Ente Fiera ed è stato assessore regionale alle Attività produttive. Nessun condizionamento da parte di partiti, quindi. Dopo aver scelto un imprenditore, Di Campli, ora ho optato per una persona di esperienza nel settore. Anche perché a primavera c'è la Fiera nazionale dell'Agricoltura e bisogna mettersi subito al lavoro".

Sulla questione interviene Leo Marongiu, consigliere comunale d'opposizione: "La nomina alla Fiera - premette - solleva non poche perplessità per l'evidente incoerenza del sindaco Paolini. Ricordiamo tutti lo scontro duro che portò a defenestrare Di Fonzo nel 2010, quando Paolini motivò con "negligenze amministrative in Fiera" la revoca della designazione di qualche anno prima da lui stesso fatta. Con un'altra capriola il sindaco ora dice che effettua questa nomina elencando tra le motivazioni anche la precedente esperienza da assessore regionale di Di Fonzo, circostanza che non gli ha impedito, però, di mandarlo a casa nel 2010 quando il ruolo da assessore regionale era già stato ricoperto. Tutto quello che vale oggi, dunque, non valeva ieri, come non valgono più le tante promesse fatte alla città di Lanciano nel 2021, promesse di rivoluzioni e cambiamenti, mentre è in atto una totale restaurazione, nel silenzio imbarazzato di parti della maggioranza. Prendiamo atto che Paolini ormai amministra con la spada di damocle di pesanti impegni elettorali a cui corrispondere con una maggioranza che è una "fiera"  tra assessori che si candidano, quelli che cambiano casacca, richieste di dimissioni e di nomine riparatorie. Questa amministrazione è una grande "palla di natale" e come tutti gli addobbi, quando passaa la festa, non resta nulla". 27 dic. 2023

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