Il problema delle strade di accesso agli impianti sciistici di Passolanciano-Maielletta chiuse alla vigilia di Natale torna a mobilitare sindaci, operatori e la politica. La chiusura dei giorni scorsi e il futuro turistico del comprensorio sono stati al centro della conferenza congiunta con il consigliere regionale Pd Antonio Di Marco, il sindaco di Lettomanoppello Simone D’Alfonso e il consigliere provinciale Gianni Chiacchia, in presenza degli operatori turistici locali e anche dei primi cittadini di Roccamorice e Serramonacesca. L’incontro si è tenuto a Lettomanoppello, sulla SS614, vicino alle transenne di chiusura dell’accesso disposto da un’ordinanza Anas.
“L’Anas va aiutata a svolgere la sua impegnativa funzione - esordiscono il consigliere Antonio Di Marco in veste anche di vicepresidente della Commissione Ambiente e capogruppo Pd in Consiglio e quello provinciale di Pescara Gianni Chiacchia - Il piano neve deve impegnare la Regione attraverso l’assegnazione di risorse com’è sempre accaduto in una logica di collaborazione Inter istituzionale. Assistere alla chiusura della strada è una sconfitta soprattutto per il Governo regionale che deve imparare che con le mance con cui governano da sei anni, non si risolvono i problemi ma al massimo si “incipriano”. Infatti, nonostante la mobilitazione di poche settimane fa per chiedere che si ripristinassero fondi e progetti del Masterplan in merito al rilancio degli impianti, visto che da un nostro accesso agli atti è risultato che il progetto è fermo e manca di ski-pass e cannoni innevatori, nulla è cambiato. C’è un settore che produce economia e che non può restare immobile. Urge una strategia, e se esiste, allora bisogna conoscerla bene e condividerla con il territorio”.
E il sindaco di Lettomanoppello, Simone D’Alfonso, aggiunge: “La chiusura delle strade di accesso alla stazione sciistica di Passolanciano-Maielletta continua a causare disagi enormi alla comunità e a tutto l’indotto che vive grazie al turismo invernale e alla neve. Ora che la neve c’è, a rimettere a rischio l’economia turistica è un’anomalia amministrativa: quella di Anas, che chiude l’accesso agli impianti senza sentire i sindaci e per riaprire ci chiede una speciale Commissione valanghe, che noi, i Comuni che aprono la via ai comprensori sciistici di Passolanciano-Majelletta, abbiamo fatto in mattinata perché i tanti sciatori che si sono trovati la strada sbarrata potessero salire. Già abbiamo il progetto di rilancio fermo e difficilmente gestibile, con i fondi tagliati e parti essenziali, come i cannoni per l’innevamento e gli ski pass non più ricompresi negli interventi, se a questo aggiungiamo la completa latitanza della Regione di Marsilio, appare sempre più chiaro a che futuro andremo incontro: un futuro di abbandono, di mancata valorizzazione e di opportunità sprecate”. 27 dic. 2024
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