I sindaci di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona al ministero per la salvezza definitiva dei tribunali

Al ministero della Giustizia si è svolto, oggi, l’incontro, richiesto dal Coordinamento dei sindaci e dei presidenti degli Ordini forensi di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, con il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. Oggetto del confronto la salvaguardia dei quattro tribunali cosiddetti minori dell'Abruzzo, in bilico da anni. 

La delegazione del Coordinamento era composta dal sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio; da quello di Lanciano, Filippo Paolini; dal primo cittadino di Sulmona, Gianfranco Di Piero; dal vice sindaco di Vasto, Felicia Fioravanti; dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano, Roberto Di Pietro; dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Sulmona, Luca Tirabassi; dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Vasto, Maria Sichetti, e da Emanuela Minutolo in rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati di Lanciano.

Ad accompagnare la delegazione c'erano i parlamentari Etelwardo Sigismondi, Guido Quintino Liris e Guerino Testa, insieme al consigliere regionale Massimo Verrecchia.

Il sottosegretario Delmastro ha ribadito l’impegno del Governo per la riapertura definitiva dei tribunali, puntando a restituire piena funzionalità a questi fondamentali presidi di legalità e sicurezza che, negli ultimi anni, hanno sofferto di gravi carenze, soprattutto in termini di personale amministrativo.

Nel corso del summit è stato confermato che il percorso per la salvaguardia dei tribunali abruzzesi avverrà dal pieno coinvolgimento del Parlamento tramite il Disegno di legge attualmente incardinato presso la Commissione Giustizia del Senato. Tale Disegno di legge, che vede come relatore il senatore Ernesto Rapani, contiene anche la delega al Governo per la revisione dell’attuale geografia giudiziaria.

Qualora l’iter legislativo dovesse richiedere tempi maggiori, il Governo è disposto anche a valutare un’ulteriore proroga per scongiurare la chiusura dei tribunali, attualmente fissata al 31 dicembre 2025.

Dall’incontro "è emersa piena sintonia tra il Governo e i rappresentanti dei territori, con l’obiettivo comune di risolvere una problematica che si protrae ormai da dodici anni".  19 nov. 2024

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