Pizzoferrato. Residenza anziani, il Comune procede alla risoluzione del contratto con l'impresa appaltatrice
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Strani e inquietanti cartelli con la scritta "Attenzione! Vigilanza armata!" sono comparsi su alcune vetrate della residenza anziani di Pizzoferrato (Ch), a pochi giorni dalla decisione dell’amministrazione civica di risolvere il contratto stipulato con Cosel Srl, di Castel di Sangro (Aq), attinente proprio la realizzazione della residenza per anziani "Villa Arzilla". Sui cartelli anche un’altra indicazione: "Per informazioni chiamare…" e poi un numero di telefono... inesistente.
Durante una conferenza stampa a Lanciano (Ch), il sindaco di Pizzoferrato, Palmerino Fagnilli, spiega come questi cartelli siano spuntati al termine di una vicenda molto complessa, iniziata nel 2016, con l’aggiudicazione dell’appalto, da parte del Comune, a Cosel Srl, per la trasformazione di un vecchio edificio abbandonato al centro del paese in una residenza per anziani. "E' un progetto – dichiara Fagnilli - a cui l’amministrazione ha sempre tenuto molto, in quanto consente di realizzare una struttura destinata ad una parte importante della popolazione e a servizi, anche sanitari, che mancano nelle zone interne del territorio". Del costo complessivo dei lavori, ammontante a 560.000 euro, 260.000 euro sono stati messi dall’impresa, con l’accordo di gestire successivamente la struttura, e 300.000 euro sono stati versati dal Comune. "Per avere una tale disponibilità economica, il Comune è dovuto ricorrere ad un mutuo. Ma, ad oggi, il risultato è che i lavori non sono finiti e ci troviamo anche a dover pagare i fornitori che Consel non ha pagato". E aggiunge il primo cittadino: "Addirittura, una ditta ci ha chiesto di pagare i crocifissi comprati per essere appesi nelle stanze della struttura, perché la Cosel Srl non aveva pagato nemmeno quelli”. Alla luce delle molteplici inadempienze, tra cui il mancato completamento degli interventi, l’amministrazione ha dunque optato per la risoluzione del contratto. "La nostra – dichiara Fagnilli - è stata una scelta coraggiosa, ma l’abbiamo voluta prendere per dare una lezione morale a molte imprese. Come Comune abbiamo l’obbligo di tutelare i più deboli, in questo caso gli anziani”.
L’inizio dei lavori risale all’8 settembre 2016 e, da contratto, l’opera si sarebbe dovuta concludere entro 90 giorni, cioè il 6 dicembre 2016. Il termine, a causa delle condizioni climatiche avverse, è stato poi spostato al 16 aprile 2017. "Ad oggi – chiarisce il sindaco - i lavori non sono stati ultimati, e quelli realizzati presentano gravi incongruenze tecniche rispetto a progetto e normativa”. Come spiegato anche nella determina dirigenziale numero 36 del 14 agosto 2018 del Comune di Pizzoferrato, atto che ha posto fine al contratto, tra i problemi tecnici ci sono l’assenza di giunti sismici, difetti di verticalità delle pareti e dei pilastri del corpo aggiunto esterno "visibili ad occhio nudo", disallineamenti verticali non trascurabili e la mancata presentazione del collaudo dell’ascensore. "Durante gli interventi – sottolinea il primo cittadino - Consel è stata sanzionata dall’Ispettorato del lavoro per ben due volte, per il mancato rispetto della normativa inerente la sicurezza. Inoltre, dal 2015, data di costituzione della società, pur avendo incassato le somme previste per i lavori, non ha mai presentato alcun bilancio”. 
E nell’ottobre 2017, all’intricata vicenda si è aggiunta anche l’associazione di persone ITASS. In data 10 ottobre 2017, infatti, Cosel ha informato il Comune di aver ceduto ad ITASS la gestione della residenza per anziani che, da contratto, sarebbe spettata alla ditta stessa, violando sia il divieto di cessione del contratto, sia la normativa vigente, che prevede che la gestione venga effettuata da una società progetto e non da un’associazione senza scopo di lucro. Da qui, dunque, il 18 dicembre 2017 è giunto il diniego di autorizzazione da parte del Comune di cessione del contratto, dando vita ad un braccio di ferro tra l’amministrazione e la società di esecuzione lavori. 
"Il 24 gennaio scorso, - riprende Fagnilli - insieme alla guardia municipale e a tecnici, ho provato ad accedere al cantiere, per presenziare alle operazioni di certificazione di fine lavori. Ma non ci è stato consentito di entrare e lo stesso è avvenuto anche il 16 febbraio, quando ci siamo presentati con i carabinieri di Quadri e di Pizzoferrato. Nulla da fare. E’ anche per questi motivi che il Comune ha optato per la risoluzione del contratto". A questo punto, vietato l'ingresso, anche alla presenza delle forze dell'ordine, il Comune si è rivolto alla magistratura, segnalando l'accaduto. E la ditta, in risposta, avrebbe contraccambiato con una denuncia. 
Subito dopo, il 15 marzo 2018, è stata comunicata all’amministrazione comunale l’apertura di indagini legate alla vicenda. “Ad oggi – spiega Fagnilli – non sappiamo chi ha dato vita al procedimento, né è stato formulato alcun capo di imputazione ma, l’amministrazione può dirsi felice del fatto che la magistratura si stia occupando di questa questione”.
All’autorità giudiziaria, tra l'altro, adesso spetterà anche il compito di indagare sui cartelli di “vigilanza armata” comparsi improvvisamente. “Il Comune – conclude il sindaco - ha già prontamente comunicato l’episodio alla Procura”.
Dalla notifica dell’atto di risoluzione del contratto, la società Cosel Srl avrà dieci giorni per liberare il cantiere e dare la possibilità all’amministrazione di procedere ad un nuovo appalto per la conclusione tempestiva dei lavori. Ma... 
29 agosto 2018

Alessandra Rambaldi

Nella foto il sindaco di Pizzoferrato, Palmerino Fagnilli, con un tecnico comunale. In basso la residenza per anziani al centro della discordia
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