Alluvione a Torino di Sangro, si contano ancora i danni causati da pioggia e fango
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Si contano ancora i danni, una settimana dopo l'alluvione. “Sono notevoli…”, dice Nino Di Fonso, sindaco di Torino di Sangro (Ch). L'emergenza è finita perché è passata una settimana dalla “bomba d’acqua” che sabato scorso, dalle 19 alle 21, ha sommerso contrada Borgata Marina.

“Quello al quale abbiamo assistito è incredibile - aggiunge il primo cittadino -. In circa un chilometro di lungomare è caduta una gigantesca quantità di acqua per la quale tombini e caditoie sono andati in emergenza. E dopo mezzo chilometro in linea d’aria, a località Le Morge, nulla”. Nel giro di pochi minuti fango, detriti e acqua (foto) a volontà hanno sommerso il lungomare. Due turisti francesi tentando di attraversare il sottopassaggio che dalla statale 16 porta a via Costa Verde (la strada del lungomare, ndr) sono rimasti intrappolati col camper (foto), solo la prontezza di riflessi e la pronta uscita dal mezzo ha evitato loro il peggio.

Per il resto danni ad abitazioni e strutture commerciali, scantinati e garage allagati: il bar-ristorante “Mare Blu” invaso dall’acqua, stessa cosa per la struttura “Costa Verde”. Alfredo D’Alterio, proprietario di quest’ultimo bar-pizzeria, ci racconta la sventura serale: “Avevamo appena ricevuto i primi due clienti e nel giro di minuti fango e acqua nel locale (foto). Annullate tutte le prenotazioni, per ore ci siamo dovuti attrezzare per spalare fango e detriti. Non era mai successo”. Anche il ristorante “Il Cardellino” che si trova proprio sulla statale 16 è stato invaso dal fango.

Fra la statale 16 e via San Michele, arteria parallela alla pista ciclopedonale Via Verde,  l’acqua ha iniziato a depositarsi come in un lago, non trovando più sfogo nei tombini e nelle cunette, si è creato un allagamento con riversamento successivo sul lungomare, come la tracimazione di una diga. “Le famiglie che abitano in zona, circa 400 nel complesso, sono saliti ai piani superiori, l’acqua in alcuni punti ha raggiunto i 40 centimetri” ci racconta ancora Di Fonso, che fino a sera è dovuto intervenire in zona per supportare i vigili del fuoco.

“Il maltempo di sabato sera è stato unico. Ad oggi stiamo ancora intervenendo con operai del Comune per sistemare le vaarie situazioni d'emergenza. E abbiamo chiesto anche ai cittadini di informarci sui danni subiti. Noi ce la stiamo mettendo tutta ma la conta dei danni aumenta giorno per giorno, di migliaia in migliaia di euro". Che si lascia andare anche ad uno sfogo: “Mi ha chiamato solo il presidente della Regione Marsilio. Per il resto nessuna solidarietà. Silenzio assoluto”, conclude con amarezza. Chiesto los tato di calamità. 12 ott. 2024

ALESSANDRO DI MATTEO

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