"La riserva naturale di Punta Aderci, a Vasto (Ch), una delle aree protette più famose della Costa dei trabocchi e d'Italia, è stata trasformata ufficialmente in discoteca per la movida".
La denuncia è della Stazione ornitologica abruzzese, che spiega: "Il programma "Sax on the beach" si è rapidamente trasformato in un raduno, con centinaia di presenti, privo di qualsiasi controllo e di limitazione, alla faccia delle misure precauzionali di sicurezza e di distanziamento sociale per il Covid19. Si tratta - viene puntualizzato - di eventi organizzati dal Comune di Vasto, ente gestore dell'area protetta, pardon, della discoteca all'aperto, senza neanche uno straccio di Valutazione di incidenza ambientale, obbligatoria in un Sito di interesse comunitario".
"Qui però - viene aggiunto - non è (solo) questione di docuemnti che mancano. Sono in gioco visioni e strategie differenti: una, da quello che vediamo, vuole spremere l'ambiente come un limone fino in fondo. Ora e subito. L'altra è quella del rispetto del contesto e del turismo di qualità, da sviluppare in anni, con azioni mirate, magari faticose, e badando alla resilienza. Esempi in Abruzzo non mancano, da Civitella Alfedena ad Anversa degli Abruzzi. Piccoli paesi che scommettendo sul turismo vedono oggi fiorire imprese connesse alla gestione della natura".
La legge istitutiva della riserva - puntualizza l'associazione - e tutte le norme poste a tutela sua, degli animali che la popolano e dei Siti di interesse comunitario in generale, mirano alla conservazione e ad uno sviluppo coerente con la necessità di salvaguardare il patrimonio. Ci chiediamo come la fauna possa sopravvivere con questo caos. Come la rarissima flora possa sopportare il calpestio di una fruizione totalmente incontrollata. Le aree protette sono - o , meglio, dovrebbero essere - quegli ultimi rifugi per animali e piante poste in mezzo ad un territorio pesantemente trasformato. Quel 10-15% di litorale ancora non antropizzato. Ricordiamolo. Fare discoteche non è contemplato".
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